Video violenti e pornografia illegale sugli smartphone
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Attualmente, si osserva la tendenza seguente: bambini e giovani scaricano da Internet video di pornografia dura e di cruda violenza che poi caricano sui propri smartphone per guardarseli o inviarseli a vicenda. E questo per provare un brivido, come prova di coraggio o semplicemente per divertimento.
Così facendo, i bambini e i giovani non solo promuovono il proprio imbarbarimento, bensì si rendono anche punibili (diritto penale minorile). Per legge è infatti vietato possedere e trasmettere rappresentazioni in cui la dignità della persona è gravemente offesa.
Questo vale per le rappresentazioni di atti di cruda violenza (p. es. esecuzioni, art. 135 CP)
… e di pornografia vietata (soprattutto atti sessuali con fanciulli, animali e atti di violenza, art. 197 CP).
Per legge è pure vietato trasmettere o rendere accessibili tutte le altre forme di pornografia che coinvolgono persone al di sotto dei 16 anni. Di regola, il fornitore iniziale in Internet non può essere ritenuto responsabile, ma i bambini e i giovani che hanno trasmesso o condiviso questi video sono chiamati a rispondere delle loro azioni.
Cosa possono fare gli insegnanti?
- Gli insegnanti hanno facoltà di ritirare gli smartphone degli allievi, se questi ultimi condividono o guardano a vicenda video violenti o materiale pornografico con animali.
- Gli insegnanti devono far intervenire subito la polizia.
- La polizia provvede poi a sequestrare gli apparecchi che consegna all’autorità penale minorile, in caso di sospetto di reato convalidato. Se del caso, l’autorità penale minorile avvia un’inchiesta penale.
Cosa devono sapere i bambini e i giovani?
- In caso di inchiesta penale, l’autorità inquirente può distruggere definitivamente i supporti dati e gli apparecchi. Sono inoltre possibili perquisizioni domiciliari.
- I divieti nei settori della violenza e della pornografia servono a proteggere da influssi dannosi e gravosi.
- Dietro simili film vi è una sofferenza reale! Trasmettendo queste rappresentazioni, si sostengono indirettamente gravi reati violenti.
Gli insegnanti, ma anche i genitori, gli educatori e altre persone di riferimento che desiderano parlare di questi temi con bambini e giovani possono rivolgersi agli specialisti dei minori presso la polizia, i quali saranno lieti di aiutarli e consigliarli in materia.
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