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Siete minacciati o ricattati via e-mail? Vi si chiede di pagare per evitare la pubblicazione di foto e video di voi mentre guardate immagini o film porno, per impedire di bloccare il vostro disco rigido o per scongiurare un attacco con l'acido?

Devo prendere sul serio queste minacce?

Nella maggior parte dei casi, queste minacce non sono altro che spam. Migliaia di destinatari sono contattati a caso e sommersi da vane minacce. Per escludere una reale minaccia o un effettivo attacco informatico, vi invitiamo a rispondere alle seguenti domande:

Sono stato hackerato?

Esistono elementi che indicano che i vostri apparecchi sono stati infettati da virus o malware? Avete per esempio scaricato allegati di dubbia natura e il vostro programma antivirus ha rilevato dei file strani?

No! Con molta probabilità, non siete stati hackerati. Passate al punto 7.
Sì! Fate controllare l’apparecchio in questione da uno specialista IT.

Sono stato ripreso mentre guardavo foto o video porno?

Nell’e-mail sono presenti dati precisi e corretti sul vostro consumo di materiale porno (i siti web, il contenuto del materiale porno, il giorno e l’ora della visione, ecc.)?

No! Con molta probabilità, si tratta di spam. Passate al punto 7.
Sì! Forse siete stato effettivamente filmato mentre guardavate materiale porno. Tuttavia, non reagite alla minaccia e all’e-mail ricevuto. Seguite invece le istruzioni al punto 6 e consultate la pagina tematica sulla sextortion: «In caso di sextortion».

Qualcuno progetta di attaccarmi o distruggermi?

L’e-mail ricevuta contiene i dati esatti della persona che vuole farvi del male e perché intende farlo, ossia dettagli che possono sapere solo persone che vi conoscono veramente?
Oppure di questi tempi ricevete minacce anche tramite SMS, posta o contatto diretto da parte della stessa persona?

No! Con molta probabilità, si tratta di spam. Passate al punto 7.
Sì! Recatevi in un posto di polizia e sporgete una denuncia contro questa persona.

I ricattatori da dove prendono i miei dati personali?

Talvolta, le e-mail di minaccia contengono dati personali per renderle più plausibili. Il vostro indirizzo e-mail e i vostri dati personali contenuti nel messaggio spam (p. es. vecchie password, dati su conti, ecc.) sono probabilmente stati rubati insieme ai dati di migliaia di altri utenti e messi in vendita nel Darknet. Gli indirizzi e-mail rubati sono acquistati da criminali che intendono per esempio guadagnare denaro con e-mail di minaccia o richieste in relazione con un’eredità.

Perché alcune e-mail di minaccia SPAM contengono il proprio indirizzo e-mail come mittente?

È relativamente facile falsificare i mittenti di un’e-mail. Del resto lo stesso vale anche per i numeri di telefono (spoofing).

Cosa devo fare ora?

  • Cancellate l’e-mail in questione o spostatela nella cartella «Posta indesiderata».
  • Regola generale: assicuratevi di utilizzare password diverse e ben concepite.
  • Seguite le istruzioni sulla pagina tematica dedicata a hacking e malware: «Cosa posso fare?»
  • Informate la vostra cerchia di familiari, amici e conoscenti dell’esistenza di queste e-mail di minaccia e che non si deve assolutamente cedere a richieste di pagamento e ricatti.

Devo segnalare la ricezione di questa e-mail alla polizia?

No. Di regola, la polizia è già al corrente dei contenuti di queste e-mail. Gli indirizzi bitcoin indicati nelle e-mail ricattatorie possono fornire indizi utili nell’identificazione di chi si nasconde dietro alla truffa. Aiutateci nelle indagini e inoltrate eventuali e-mail ricattatorie al seguente indirizzo: reports@stop-sextortion.ch

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