«Non sono le armi a uccidere, ma coloro che le usano contro altre persone». Questo luogo comune sottende l’idea che non sia l’arma in sé a rappresentare un pericolo, bensì l’aggressività umana. Le pistole non sparano da sole: una constatazione tanto ovvia quanto semplicistica, almeno secondo i criminologhi, che esortano a non focalizzarsi unicamente sui moventi umani dimenticando le peculiarità dei mezzi di offesa. Difendersi a mani nude o attaccare qualcuno a pugni e calci richiede sicuramente maggiore determinazione che premere un grilletto. Anche la legislazione tiene conto di ciò, proibendo la libera vendita delle armi e disciplinando il loro utilizzo.

Quadro giuridico

A fine 2008 le norme in materia di armi sono state riviste in più punti. Il 1° luglio 2013 sono inoltre entrate in vigore ulteriori modifiche riguardanti l’introduzione nel territorio svizzero di armi da fuoco e parti essenziali di armi. La legge sulle armi e la relativa ordinanza sono consultabili sul sito Internet dell’Ufficio federale di polizia (fedpol).

La legge svizzera stabilisce con precisione cosa s’intende per armi nonché i soggetti autorizzati a fabbricarle, commercializzarle, acquisirle e portarle.

Oltre al quadro giuridico, altri due aspetti sono particolarmente rilevanti nell’ottica della prevenzione: l’utilizzo delle armi soft air e dei puntatori laser nonché la paura della criminalità.

Caso particolare delle armi soft air e delle imitazioni di armi

Da diversi anni a questa parte, le armi soft air e altre imitazioni di armi sono disponibili sul mercato in forma di giocattoli in voga sia tra i giovani sia tra gli adulti (basti pensare all’interesse suscitato da giochi come «Gotcha» o «Paintball»). Si tratta comunque di armi che, pur sparando pallini di gomma o palline riempite di vernice, possono provocare ferite e rappresentare un pericolo soprattutto per gli occhi. Un utilizzo corretto consente tuttavia di prevenire eventuali incidenti. Il rischio di scambiarle per armi autentiche può, per contro, avere ripercussioni ben più gravi.

In effetti, nemmeno gli specialisti sono in grado di distinguere a prima vista le armi soft air dalle armi da fuoco vere e proprie o riescono a farlo solo con difficoltà. Diversi casi verificatisi in Svizzera e all’estero hanno mostrato gli effetti drammatici di contatti con individui che portano armi soft air.

Quando le imitazioni di armi sono utilizzate a scopo intimidatorio, anche se nelle intenzioni dell’autore si tratta solo di un gioco, le conseguenze possono essere gravi. Malgrado il carattere inoffensivo dell’arma, la persona minacciata reagisce istintivamente come se si trovasse di fronte a una vera arma da fuoco. In termini di capacità d’intimidazione, le imitazioni di armi vanno quindi messe sullo stesso piano delle armi autentiche.

Le armi soft air e altre imitazioni di armi non sono pertanto semplici giocattoli e per tale ragione il loro utilizzo è disciplinato dal 1° gennaio 2009 a livello legislativo. Ai sensi dell’articolo 4 della legge sulle armi (LArm) le imitazioni di armi che per il loro aspetto possono essere scambiate per armi vere sono considerate armi a tutti gli effetti e quindi sottoposte all’obbligo di dichiarazione.

Pericolosità dei puntatori laser

I puntatori laser sono ausili utili nel quadro di presentazioni, dato che consentono – come lascia intendere il loro nome – di mostrare un punto a distanza tramite un raggio laser. Il raggio ottico deve tuttavia rispettare determinati valori limite oltre i quali rischia di provocare lesioni oculari e, in casi estremi, la cecità della persona colpita.

Capita frequentemente di vedere bambini e giovani che utilizzano tali congegni per gioco. Nei casi in cui il raggio supera i valori limite fissati dalla legge e viene diretto su persone, come ad esempio i conducenti di mezzi di trasporto pubblico, si tratta però di una pratica abusiva e pericolosa. Gli attacchi rivolti intenzionalmente contro autisti in servizio o poliziotti nel corso di manifestazioni mostrano inequivocabilmente che questo tipo di incidenti non accadono unicamente a causa di disattenzioni o imprudenze.

Quadro giuridico

Secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), i puntatori laser sono considerati pericolosi a partire dalla classe 3R. Non essendo possibile determinarne la potenza senza una verifica tecnica e dato che qualsiasi apparecchio laser può essere utilizzato abusivamente per ferire o quantomeno intimidire una persona, tutti questi strumenti sono considerati pericolosi fino a prova contraria.

Il porto abusivo di oggetti pericolosi è vietato dalla legge sulle armi. Più precisamente è proibito il porto di oggetti pericolosi in luoghi accessibili al pubblico e il loro trasporto in un veicolo, se non si può rendere verosimile che tali azioni siano giustificate da un impiego conforme allo scopo dell’oggetto o se viene suscitata l’impressione che possano essere usati abusivamente. In tali casi, i puntatori laser possono essere sottoposti a sequestro.

Ai sensi del Codice penale (CP) l’abbagliamento intenzionale di una persona può configurare i seguenti delitti:

  • Art. 126 CP Vie di fatto
  • Art. 123 CP Lesioni semplici
  • Art. 122 CP Lesioni gravi
  • Art. 237 CP Perturbamento della circolazione pubblica
  • Art. 238 CP Perturbamento del servizio ferroviario
  • Art. 285 CP Violenza o minaccia contro i funzionari

Un atto di questo tipo può inoltre comportare ripercussioni in sede civile. Se un tribunale sentenzia che un abbagliamento tramite raggio laser o le sue conseguenze sono stati provocati intenzionalmente o per negligenza grave, l’autore rischia di dover rimborsare di tasca propria i danni provocati anche se dispone di un’assicurazione di responsabilità civile privata. In tali casi, infatti, l’assicuratore ha diritto di rivalersi sull’assicurato.

Paura della criminalità e desiderio di autoprotezione

La ricerca criminologica ha dimostrato che non sono tanto le condizioni di sicurezza oggettive a far aumentare gli indici di «criminofobia», quanto i servizi dei media a forte carica emotiva, estremamente frequenti, riguardo a delitti di cui «tutti potrebbero essere vittime». In altri termini, in un’epoca in cui certi tipi di reato, come i furti con scasso o gli attacchi terroristici, sono onnipresenti nei media, in una parte della popolazione cresce il timore di restarne vittima. In reazione a tale paura alcune di queste persone si procurano un’arma da fuoco.

Secondo i media, sono sempre più gli Svizzeri che decidono di armarsi a scopo di autoprotezione. Tale comportamento è motivato da un senso di insicurezza (del tutto soggettivo) a fronte dei furti con scasso e degli attacchi terroristici.

Evidenze quali il fatto che il numero di furti con scasso non sia aumento, che i ladri non entrino quasi mai in azione quando gli abitanti sono presenti e che la detenzione di un’arma a casa propria non serva a nulla in caso di attacco terroristico non sembrano avere alcun effetto su certe persone.

La polizia e gli specialisti della prevenzione sconsigliano vivamente di procurarsi armi da fuoco per la protezione personale, dato che il loro utilizzo presuppone una pratica regolare e che è facile per un aggressore strappare un’arma da mani poco esperte e impiegarla a sua volta.

Cosa può fare la polizia?

Ogni corpo di polizia cantonale dispone di un ufficio delle armi, che applica la legislazione svizzera in materia e al quale possono essere consegnate le armi non più necessarie.

Cosa posso fare?

Suo figlio o sua figlia possiede un’imitazione di arma?

  • In veste di titolare dell’autorità parentale deve assicurarsi che i figli non abbiano accesso ad armi di sorta.
  • Spieghi chiaramente a suo figlio o a sua figlia che l’acquisto, la vendita e il possesso di imitazioni e altri tipi di armi da parte di minori sono consentiti solo a determinate condizioni.
  • Se suo figlio o sua figlia è in possesso di un’imitazione di arma non autorizzata, ne esiga la consegna all’ufficio delle armi cantonale competente.
  • I minori possono utilizzare armi solo sotto la supervisione di specialisti, come ad esempio nel quadro dei corsi organizzati dalle società di tiro sportivo locali per i giovani a partire dai 16 anni.

Desidera armarsi per la propria sicurezza personale?

  • Si informi presso la polizia cantonale o comunale sull’opportunità di un passo di questo tipo e sulle disposizioni di legge in materia.

Intende disfarsi di un’arma?

  • Le armi non più necessarie possono essere consegnate in qualsiasi momento all’ufficio delle armi del Cantone di domicilio.

Armi e legge

10 cose da sapere

Il pieghevole «Armi e legge: 10 cose da sapere» spiega in modo sintetico gli aspetti da tener presente in relazione con l'acquisto, il porto e la custodia di un'arma per non infrangere la legge. Contiene inoltre la definizione di arma contemplata dalla legge in materia, come pure una descrizione degli oggetti da considerare pericolosi e dell'aspetto che devono avere le armi giocattolo. (Il pieghevole è inoltre disponibile in inglese.)

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