Con la campagna online "Sei un uomo intelligente, Clemente?", un'iniziativa contro la prostituzione forzata e la tratta di esseri umani in Svizzera, la PSC (in collaborazione con la Polizia cantonale di Basilea Città) si rivolge direttamente ai clienti che usufruiscono di prestazioni sessuali a pagamento. Con quattro diversi slogan sotto forma di banner che appariranno sui vari portali del sesso, la campagna reindirizza i clienti a una landing page che si appella alla loro responsabilità e spiega loro come comportarsi in un caso di dubbi o sospetti. La landing page si presenta così:

Un uomo veramente intelligente non approfitta mai delle persone più deboli. Anzi, le aiuta! Anche (e soprattutto) quando usufruisce di prestazioni sessuali a pagamento.

Quando sei in compagnia di una lavoratrice del sesso, noti subito se si sente a suo agio con te o se ha un problema. Non deve necessariamente trattarsi di una ferita sanguinante. ­Forse ha un occhio nero nascosto dal trucco. O forse sembra solo terribilmente triste.

I clienti di prestazioni sessuali a pagamento sono uomini al 99%. La prostituzione forzata è quindi un problema creato dagli uomini! E solo gli uomini possono risolverlo. Ossia anche tu! In che modo? Considerando le lavoratrici del sesso come persone a tutti gli effetti e non solo come oggetti sessuali.

Come frequentatore di un locale erotico non “darti semplicemente alla pazza gioia”. ­Dovresti invece comportarti proprio come il cliente di un buon ristorante: con gentilezza, cortesia e rispetto. Così facendo, potrai capire meglio se c’è qualcosa che non va.

Non tutte le lavoratrici del sesso si prostituiscono volontariamente. Anche in Svizzera ci sono vittime della tratta di esseri umani. Costrette a battere, queste donne hanno spesso un solo mezzo per essere in contatto con il mondo esterno: tu! Puoi aiutarle facendo attenzione e dando prova di correttezza e umanità.

Come puoi riconoscere un caso di prostituzione forzata?

  1. Segni fisici: se una lavoratrice del sesso è ferita, presenta per esempio lividi o altre lesioni, c’è un’alta probabilità che non stia lavorando volontariamente. Dovresti anche assicurarti (chiedendo eventualmente delle prove) che sia davvero maggiorenne!
  2. Segni psicologici: se una lavoratrice del sesso non è in grado di comunicare normalmente, se non riesce nemmeno ad esprimersi nella nostra lingua, se sembra triste, spaventata o disperata, se è apatica o evidentemente sotto l’influsso di droghe, è molto probabile che non stia lavorando volontariamente.
  3. Il tuo istinto: a volte le lavoratrici del sesso non presentano ­segni visibili di violenza fisica o psicologica. Eppure hai in qualche modo una strana sensazione. Allora fidati del tuo istinto, non ignorarlo, e agisci di conseguenza!

Ecco cosa puoi fare

In caso d’emergenza chiama il 117 oppure contatta il Centro di segnalazione nazionale contro la tratta di esseri umani e lo sfruttamento di ACT212, per permetterci di svolgere un’indagine sulla base dei tuoi sospetti. Naturalmente puoi rimanere anonimo. In ogni caso, non rischi nulla, anche se i tuoi sospetti non dovessero essere confermati. Segnalare i propri dubbi o sospetti è sempre meglio che voltare freddamente lo sguardo dall’altra parte ed eventualmente rendersi colpevoli di omissione di soccorso.

Aiutaci a combattere la prostituzione forzata e la tratta di esseri umani in Svizzera. Grazie di cuore!

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