| Beatrice Kübli

Della polizia ci si può fidare! Ed è proprio su questo fatto che puntano anche i truffatori e le truffatrici. Ecco come procedono: dapprima contattano le loro vittime - di solito per telefono - e affermano di essere della polizia. I falsi poliziotti e le false poliziotte raccontano poi storie molto diverse, che però mirano tutte a sottrarvi denaro o oggetti di valore con una scusa qualsiasi. Non cascateci! La polizia non prende mai in custodia il vostro denaro o i vostri oggetti di valore sull'uscio di casa vostra e non vi chiede mai di fornirle i dati d'accesso al vostro conto bancario.

Come funziona concretamente la truffa telefonica? Un presunto poliziotto o una presunta poliziotta vi telefona. Per far sembrare la storia più credibile, questi truffatori o queste truffatrici spesso chiamano utilizzando un numero camuffato, così da fare apparire a volte sul vostro display addirittura anche il 117. Poi raccontano per esempio una delle seguenti storie:

La storia del furto con scasso

Di recente c’è stato un numero particolarmente elevato di furti con scasso nella vostra zona. La polizia presume che ben presto sarà preso di mira anche la vostra abitazione. Per evitare danni, vi viene detto che un poliziotto o una poliziotta si recherà da voi per prendere in custodia i vostri oggetti di valore e metterli al sicuro. SCIOCCHEZZE! La polizia non prende mai in custodia oggetti di valore!

La storia dell’incidente

C’è stato un terribile incidente in cui è stato coinvolto un vostro parente. Occorre urgentemente pagare le spese di salvataggio o di ospedale. Vi viene detto che la polizia sta per recarsi da voi per ritirare l’importo necessario. SCIOCCHEZZE! I costi degli incidenti non devono mai essere pagati in anticipo!

La storia dell’attacco di un hacker

Durante un’indagine su un caso di truffa, la polizia dichiara di aver trovato i vostri dati personali e presume che il vostro conto bancario possa essere stato violato. I falsi poliziotti o le false poliziotte vi chiedono di fare da esca per dare la caccia all’hacker e di poter accedere al vostro conto bancario. SCIOCCHEZZE! La polizia non chiede mai di poter accedere da remoto al vostro computer!

Cosa succede dopo la telefonata

Un falso poliziotto o una falsa poliziotta si reca a casa della vittima per “prendere in custodia” il suo denaro o i suoi oggetti di valore. Di solito, questa persona si presenta in borghese, adducendo che è per evitare che i “cattivi” si accorgano di qualcosa. In realtà è perché i truffatori non hanno un’uniforme! Una volta entrati in possesso del denaro e degli oggetti, questi criminali spariscono. A questo punto, la vittima non riavrà mai più né il proprio denaro, né i propri oggetti di valore. Nel caso della variante con l’accesso remoto ai dati bancari, i truffatori o le truffatrici non devono nemmeno recarsi di persona a casa della loro vittima per rubarle il patrimonio, perché lo fanno tramite computer.

Se ricevete una simile telefonata, ecco cosa potete fare

  • Interrompete subito la telefonata. Poi avvisate senza indugio la polizia ad un numero ufficiale (posto di polizia locale o 117).
  • Informate la polizia della telefonata ricevuta. Mettete a disposizione dell’autorità tutte le prove in vostro possesso in modo da permetterle di tentare di identificare i truffatori o le truffatrici.
  • Non consegnate mai denaro o oggetti di valore ad estranei.
  • Non date mai l’accesso al vostro computer ad estranei.

Ulteriori informazioni

Qui di seguito troverete ulteriori informazioni su questa tematica. Vi chiediamo di informare i vostri familiari, parenti o conoscenti di questo tipo di truffa. Se avete dei familiari anziani informateli di queste telefonate. Se usano il computer, avvisateli di non trasmettere mai né dati o password d’accesso, né informazioni personali.

Categorie: Truffa

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