Dalle esperienze degli specialisti della polizia emerge quanto segue: i gravi atti di violenza mirati sono sempre preceduti da segnali premonitori, oppure l'autore o l'autrice presenta determinate caratteristiche e/o si fa notare per un suo comportamento specifico (leaking). L'obiettivo della gestione delle minacce è di riconoscere questi segnali premonitori, di valutare la probabilità che si verifichi un comportamento minaccioso e, se del caso, di contenerlo. Per riuscire a superare con successo queste tre tappe, ossia riconoscere, valutare e contenere le minacce, è indispensabile poter contare su una collaborazione professionale, sistematica e interistituzionale. Solo in questo modo si possono raccogliere le informazioni necessarie a riconoscere, valutare e contenere le minacce.

Una gestione cantonale delle minacce (GCM) ingloba idealmente i seguenti aspetti:

  • Basi legali
    Qualsiasi intervento da parte di un’autorità amministrativa e dunque qualsiasi forma di gestione e trasmissione di dati personali richiedono una base legale.
  • Accesso ai dati e loro gestione
    In una situazione di crisi, si deve poter accedere ai dati importanti in modo semplice e rapido. È disponibile una banca dati in cui sono raccolti i dati di persone che presentano un elevato grado di pericolosità. I criteri per poter inserire una persona in questa banca dati sono stati fissati e le condizioni che permettono di cancellare i dati in questione sono state stabilite. Si è pure definito chi può accedere a questa banca dati e chi è responsabile della gestione dei dati.
  • Strumenti d’analisi dei rischi e del rischio di recidiva
    Gli specialisti utilizzano strumenti che sono stati valutati e considerati adatti a rispondere alle domande e a trattare la problematica.
  • Cellula di crisi e gestione dei casi
    Un nucleo operativo organizza la GCM. Tutte le principali istituzioni sono rappresentate nelle rispettive cellule di crisi e squadre di gestione dei casi in funzione della tematica, e i vari responsabili sono collegati in rete fra di loro. Si stabilisce quale istituzione e quale persona nell’ambito della sua funzione in seno a questa istituzione deve assumere la direzione del caso risp. decidere le misure da adottare.
  • Continuità
    Le responsabilità nell’ambito della gestione cantonale delle minacce sono chiaramente regolate e non sono legate a singole persone in seno alle istituzioni. Il know-how esistente, le nuove esperienze effettuate e gli insegnamenti tratti confluiscono costantemente e sono trasmessi ai collaboratori e alle collaboratrici nell’ambito di corsi di formazione organizzati regolarmente. Anche le nuove colleghe e i nuovi colleghi sono introdotti alla GCM.
  • Temi e fenomeni registrati
    Si registrano tutte le forme di violenza mirata, in particolare la minaccia di compiere atti violenti in relazione con a) la violenza domestica, nonché le minacce nei confronti b) dei servizi amministrativi o c) delle scuole.

Prendere in considerazione tutti gli aspetti sopracitati che riguardano una GCM permette di creare un modello tipo ideale per gestire le persone (potenzialmente) più pericolose. Anche progetti più circoscritti a livello tematico e organizzativo possono essere definiti come GCM, così come la realizzazione a tappe di una GCM completa a livello tematico. Non si può invece parlare di GCM, se è solo un’autorità, tipicamente la Polizia, a valutare individualmente le situazioni di minaccia in determinate circostanze.

Standard di qualità per la gestione cantonale delle minacce

La gestione cantonale delle minacce è un pilastro importante nel settore della sicurezza preventiva della polizia e contribuisce in particolare a combattere la violenza domestica, nonché a prevenire e a contrastare la radicalizzazione e l’estremismo violento. La GCM contribuisce quindi in modo significativo a ridurre il numero di reati violenti gravi in questo contesto.

Nel 2014, la Prevenzione Svizzera della Criminalità (PSC) è stata incaricata dalla propria Commissione di direzione di condurre un’indagine per analizzare la situazione nei singoli Cantoni e identificare gli strumenti d’analisi utilizzati per valutare i livelli di rischio di minacce e le esperienze fatte in quest’ambito. Il suo scopo: facilitare il coordinamento fra i Cantoni e collegare in rete gli specialisti e i servizi cantonali. Il rapporto dettagliato può essere scaricato nell’Intranet della PSC riservato alla cerchia della Polizia.

Data la grande importanza della gestione cantonale delle minacce nella lotta alla violenza domestica, nella primavera del 2021 i Cantoni hanno deciso di rafforzare ulteriormente questo servizio nell’ambito della roadmap sulla violenza domestica adottata congiuntamente da Confederazione e Cantoni.

Successivamente, un gruppo di lavoro della CCPCS è stato incaricato di sviluppare standard di qualità per una gestione cantonale delle minacce basandosi sull’analisi della situazione effettuata dalla Prevenzione Svizzera della Criminalità. Ne sono risultate delle basi per definire gli standard di qualità per una gestione cantonale delle minacce.

Nel 2023, un gruppo intercantonale di scambio di esperienze (CH-Erfa-Team) ha sviluppato uno strumento di controllo per l’attuazione degli standard di qualità in materia di GCM. Dopo la sua approvazione da parte della CCPCS, è stato condotto un sondaggio sull’attuazione nei Cantoni. La panoramica dei risultati può essere consultata qui. Nel frattempo è stato istituito un gruppo di lavoro formale per la gestione cantonale delle minacce (GL GCM) in seno all’Associazione dei capi di polizia giudiziaria dei Cantoni svizzeri (ACPGS). Il gruppo di lavoro è responsabile in particolare dello scambio di informazioni a livello intercantonale, dell’armonizzazione delle procedure e delle strutture, nonché del CH-Erfa-Team per la gestione delle minacce.

Gestione delle minacce per cantone

Gestion cantonale des menaces de la police neuchâteloise

Gestion des menaces de la police cantonale bernoise

Bedrohungs- und Risikomanagement des Kantons St. Gallen

Kantonales Bedrohungsmanagement der Kantonspolizei Zürich

Kantonales Bedrohungsmanagement des Kantons Solothurn

Kantonales Bedrohungsmanagement des Kantons Glarus

Kantonales Bedrohungsmanagement des Kantons Luzern

Bedrohungsmanagement der Stadt Zürich

Fachstelle Gefahrenabwehr und Bedrohungsmanagement des Kantons Thurgau

Bedrohungsmanagement des Kantons Baselland

Gestion des menaces de la Police cantonale Fribourg

Informazioni e indicazioni sul comportamento da adottare con gli obiettori dello Stato e gli autogestiti

Nel 2024 è stata elaborata una scheda informativa dai membri del gruppo di lavoro GCM e del comitato “Obiettori dello Stato: misure di sensibilizzazione” composto da rappresentanti dei vari corpi di polizia. Questa scheda è destinata principalmente ai servizi amministrativi a tutti i livelli (Confederazione/Cantoni/Città e Comuni) confrontati con il fenomeno “degli obiettori dello Stato e degli autogestiti”. Il suo scopo: informare su questo fenomeno e fornire indicazioni e consigli su come gestire i membri di questi gruppi. Questa scheda è disponibile solo in formato PDF e, se necessario, può essere stampata e distribuita.

Elenco dei servizi specializzati e dei punti di contatto esistenti per regione: www.svs.admin.ch/radicalizzazione

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