Riappendete subito!

Cos’è una chiamata shock?

Una chiamata shock è una forma particolarmente aggressiva di truffa telefonica che si sta diffondendo sempre più. Quando rice­vete una chiamata shock, siete contattati da qualcuno che vi annuncia una notizia scioccante finta ma che sembra del tutto credibile. Nella maggior parte dei casi, l’interlocutrice o l’interlocutore ­afferma che un vostro familiare si trova in una grave situazione d’emergenza o in grande pericolo. Nel contempo sostiene che ­potreste alleviare la situazione d’emergenza o scongiurare il pericolo consegnando – il più rapidamente possibile! – denaro e ­oggetti di valore ad un corriere. Dato che, a causa dello shock, non siete più in grado di pensare razionalmente, ma volete naturalmente aiutare il vostro familiare e siete inoltre messi sotto pressione, è molto probabile che darete seguito alle sue richieste e vi renderete conto solo in un secondo tempo di essere stati truffati.

Chi chiama?

Naturalmente, non si sa chi sta chiamando, ma i ruoli interpretati dalle truffatrici o dai truffatori variano molto. A volte l’interlocutrice o l’interlocutore si presenta come un “primario” che afferma di dover operare il figlio infortunato della vittima, ma che per procedere ha però bisogno di essere pagato anticipatamente. A volte ­si presenta come un “avvocato” che vuole far uscire dal carcere preventivo la figlia della vittima arrestata per aver investito un bambino, ma che per farlo occorre versare prima una certa ­somma di denaro. Altre volte, invece, si presenta persino come un “agente di polizia” che mette in guardia dalla presenza di ladri nelle ­vicinanze dell’abitazione della vittima e che quindi vuole passare personalmente a casa sua per “mettere al sicuro denaro e oggetti di valore”. In tutti questi casi, le truffatrici o i truffatori utilizzano “l’autorità” generalmente attribuita alle categorie professionali sopracitate per intimidire le loro vittime.

In altri casi, le truffatrici o i truffatori impersonano direttamente i familiari in questione, per esempio nipoti, figli o figlie. Inter­pretando il ruolo di una persona agitata (si è apparentemente in presenza di una situazione d’emergenza acuta!), i genitori e i nonni – che non hanno motivo di dubitare dell’autenticità della chiamata – non riescono a distinguere la voce di chi chiama da quella vera dei propri figli e nipoti.

Come faccio a capire se si tratta di una chiamata autentica o di una chiamata shock fraudolenta?

Non certo dalla voce di chi chiama! E neppure da qual­siasi ­informazione personale in possesso dell’interlocutrice o dell’interlocutore e che dovrebbe essere nota solo alla ­cerchia più ristretta dei familiari. Nel nostro mondo carat­terizzato dall’onnipresenza dei social media, è facile per chiunque procurarsi tali informazioni. Di conseguenza, poco ­importa chi chiama. Oggigiorno, inoltre, il problema delle truffe telefo­niche si è ulteriormente aggravato a causa della cosiddetta “intelligenza artificiale” (IA) che permette di imi­tare alla perfezione le voci conosciute.

Il minimo comune denominatore per riconoscere una ­chiamata shock è quindi il messaggio scioccante stesso accompagnato da una richiesta di denaro: shock + denaro = truffa. La pressione che si crea è un ulteriore indizio.

Cosa devo fare se ricevo una chiamata shock?

Se temete di aver appena ricevuto una chiamata shock, non fate in nessun caso quello che vi viene chiesto! Interrompete subito la telefonata e riappendete. Se la truffatrice o il truffatore continua a chiamare, riappendete ogni volta!

Poi chiamate il familiare apparentemente coinvolto o, se non è raggiungibile in quel momento, un’altra persona di fiducia. È anche meglio chiamare subito la polizia (117) e raccontarle l’accaduto.

Cosa devo fare se mi sono già fatto/a raggirare da una chiamata shock?

Non colpevolizzatevi! Non vergognatevi e non rinchiudetevi in voi stessi! Purtroppo, molte persone si sono già fatte ­raggirare da questo tipo di truffa. Affrontate quindi il problema con decisione: contattate la polizia (117) e descrivete esattamente cos’è accaduto. Sporgete denuncia! Questo è l’unico modo per permettere alla polizia di mettersi sulle ­tracce dei truffatori. Inoltre: parlate apertamente di questo problema con i vostri familiari e amici. In questo modo, ­potrete evitare che altri si facciano raggirare e vivano una brutta esperienza come la ­vostra.

Cos’altro dovrei prendere in considerazione?

  • La polizia non chiama mai dal numero d’emergenza 117.
  • Non fornite mai informazioni sulle vostre relazioni ­bancarie, sulla vostra situazione finanziaria o personale.
  • Non fate mai entrare estranei in casa vostra.
  • Non consegnate mai denaro o oggetti di valore a persone sconosciute, anche se indossano un’uniforme che ­sembra autentica.
  • I truffatori e le truffatrici al telefono cercano le loro potenziali vittime negli elenchi telefonici pubblici. Modificate la vostra iscrizione nell’elenco telefonico indicando solo la prima lettera del vostro nome di battesimo!

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