|

I messaggi sono redatti in inglese, francese, italiano o tedesco. Talvolta sono indirizzati personalmente, ma spesso non lo sono. Li riceviamo per posta o via e-mail.

Stiamo parlando di richieste in relazione con un’eredità, e più precisamente di lettere in cui si prospetta al destinatario un’eredità proveniente da un presunto parente deceduto ma sconosciuto.

Che trucco si nasconde dietro queste richieste in relazione con un’eredità?

Le lettere alla ricerca di presunti eredi sono, non sempre ma quasi sempre, un tentativo di truffa dell’anticipo. Il destinatario della lettera e futura vittima crede di poter incassare del denaro e quindi di arricchirsi grazie al decesso di un parente sconosciuto, pregustando già il versamento dell’eredità. Ed è proprio in quel momento che i truffatori inducono la loro vittima a farsi carico dei presunti costi correlati al versamento dell’eredità, chiedendole di assumersi spese amministrative, note d’onorario del notaio o tasse inventate di sana pianta. La vittima paga quindi un anticipo per questi costi, perché parte dal presupposto che sia tutto legale e che sul suo conto verrà poi versato un importo sotto forma di eredità di gran lunga superiore a queste “piccole” spese. In realtà non esiste nessuna eredità: la vittima paga ma non riceve nulla in cambio di quanto versato in anticipo.

Come si riconosce una richiesta truffaldina in relazione con un’eredità?

  • Una società effettivamente incaricata di indagare sull’esistenza di eredi non chiede mai agli eredi di pagare qualcosa in anticipo. Le spese sostenute dalla società in questione rispettivamente la nota d’onorario saranno dedotte in un secondo tempo dall’eredità.
  • Le richieste truffaldine in relazione con un’eredità citano spesso il nominativo del supposto parente sconosciuto deceduto e il presunto importo lasciato in eredità. Le società effettivamente incaricate di indagare sull’esistenza di eredi comunicano queste informazioni solo in un secondo tempo.
  • Inoltre, le società serie effettivamente incaricate di indagare sull’esistenza di eredi contattano i possibili eredi non via e-mail, bensì esclusivamente per posta. Attenzione però: le richieste ricevute per posta non sono automaticamente serie.

Cosa si deve fare se si è caduti in questo tipo di trappola della truffa dell’anticipo?

  • Rivolgetevi alla polizia. Sappiate tuttavia che la probabilità di riottenere il vostro denaro è molto esigua.
  • Fate togliere la vostra iscrizione dall’elenco telefonico per evitare di ricevere queste lettere truffaldine. È proprio nell’elenco telefonico che i truffatori cercano spesso vittime potenziali.
  • Adeguate le impostazioni di sicurezza nel vostro account e-mail, in modo che in futuro queste e-mail siano bloccate dal filtro antispam.
  • Informate la cerchia dei vostri cari e amici dell’esistenza di questa truffa.

Categorie: Truffa

This site uses cookies. Find out more about how we use cookies and how you can change your settings in our privacy policy: Dichiarazione concernente la protezione dei dati 
(Privacy Policy)