Truffa Topic

Truffa relativa agli annunci

Tipiche situazioni relative ai tentativi di truffa

Per truffa s’intende, da un punto di vista legale, l’intenzione di procacciare a sé o ad altri un indebito profitto ingannando con astuzia una persona. Questo vale sia online che nella vita reale. I truffatori usano spesso dei trucchi per indurre le loro vittime a compiere azioni avventate o per raggirarle scientemente. Le vittime di truffe spesso riferiscono di aver avuto un brutto presentimento. È importante fare attenzione a queste piccole sensazioni e fidarsi del proprio istinto. Le seguenti situazioni possono indicare un tentativo di truffa:

Troppo bello, non è vero?!

Chi si aggiudica subito una rarità offerta su una piattaforma di annunci online dovrebbe insospettirsi. Lo stesso vale se il presunto partner commerciale vuole occuparsi dell'intera transazione, spesso complicata. Di solito, segue una richiesta di acconto (merce fittizia), ma l'oggetto in questione non sarà mai consegnato.

Troppo inaspettato, non è vero?!

Un annuncio attira subito l'attenzione di diverse persone, oppure un articolo costoso viene acquistato senza richiesta di ulteriori informazioni da parte della persona interessata. Quindi vi viene chiesto di fornire informazioni confidenziali, come i dati della carta di credito, invitandovi a cliccare su un link (phishing). Questi cosiddetti colpi di fortuna fortuiti non sono altro che uno stratagemma delle truffatrici e dei truffatori per alimentare la speranza ed allontanare da loro i sospetti. I mercati online svizzeri non chiedono mai i dati della carta di credito invitandovi a cliccare su un link.

Troppo urgente, non è vero?!

Un'offerta straordinaria viene proposta solo per un periodo di tempo molto breve. Si è invitati ad agire immediatamente per cogliere al volo questa opportunità. Quando si è messi sotto pressione, è impossibile esaminare con la dovuta attenzione l'offerta in questione. Ed è proprio su questo aspetto che le truffatrici e i truffatori speculano. Approfittano così della situazione per carpire informazioni confidenziali (phishing) o per vendere un articolo contraffatto (articoli di marca contraffatti) o inesistente (acquirente fittizio).

Troppo confidenziale, non è vero?!

Una presunta persona interessata vi contatta tramite un canale di comunicazione ufficiale del mercato online, come l'e-mail. Poi quest'ultima vi propone rapidamente di passare a un mezzo più privato come WhatsApp. Così facendo, le truffatrici e i truffatori vogliono aggirare le misure di sicurezza messe in atto per certificare le e-mail. I mercati online svizzeri non comunicano mai tramite i servizi di messaggistica istantanea.

Troppo sconosciuto, non è vero?!

Se un acquirente dall'estero si interessa all'offerta che avete pubblicato su una piattaforma di commercio online svizzera o se un venditore dall'estero vi contatta – indipendentemente dal fatto che si sia messo in vendita un immobile, un veicolo o altri oggetti –, non c'è ancora motivo di insospettirsi, anche se è insolito. Se, per qualche ragione, la persona in questione non può o non vuole mostrare o ritirare personalmente la merce offerta e insiste nell'affidare il compito della presa in consegna ad un servizio sconosciuto o nell'effettuare un complicato trasferimento di denaro, tutti i vostri campanelli d'allarme dovrebbero suonare. Se vi vengono proposti metodi di transazione o opzioni di consegna di cui non avete mai sentito parlare, è forse perché non esistono affatto! (Finto servizio di consegna).

Troppo economico, non è vero?!

Si offrono articoli di lusso, prodotti molto amati, rarità o merce di cui c'è carenza di fornitura, nonché immobili particolarmente ricercati o interessanti a prezzi irrealisticamente bassi. In questo caso si vendono delle contraffazioni (articoli di marca contraffatti) oppure gli articoli in questione non sono affatto consegnati (merce fittizia). Lo stesso vale per l'appartamento o l'immobile auspicato che non sarà mai affittato né venduto perché l'offerta in questione era fasulla.

Troppo generoso, non è vero?!

Qualcuno paga più di quanto richiesto o è disposto a farsi carico di spese elevate per un servizio di consegna? Questo è sicuramente un segnale di truffa (acquirente fittizio).

Troppo semplice, non è vero?!

Usare password semplici o la stessa password per tutti gli account è certo molto semplice e comodo, ma purtroppo anche molto imprudente. Questa situazione, infatti, è molto allettante per i truffatori, perché li agevola nel piratare gli account in questione (uso improprio dei dati).

Queste caratteristiche valgono anche quando non si commerciano merci. Con la pubblicazione di un annuncio di lavoro che promette molta libertà, un carico di lavoro limitato e un ottimo stipendio su un portale di annunci forse si vogliono reclutare persone per riciclare denaro, ossia i cosiddetti "money mules" (letteralmente muli del denaro). E una proposta d'investimento che promette un alto rendimento è raramente seria (truffe sugli investimenti).

Forme di truffa

I truffatori sono spesso molto creativi e flessibili, e adattano costantemente i loro modi operandi. Le forme di truffa presentate qui di seguito sono quelle più comuni. Importante: ci sono sempre varianti sul tema o combinazioni di diverse forme di truffa.

Merce fittizia

Offerte di merce fittizia: si tratta di presunti venditori seri che propongono prodotti, veicoli o immobili interessanti dietro un pagamento anticipato. Ovviamente, gli articoli non sono in loro possesso e quindi non li consegneranno mai. A seconda della piattaforma, sono tipiche le truffe che presentano le seguenti caratteristiche.

  • Merce fittizia e veicoli fittizi su portali di annunci (tutti.ch, anibis.ch, AutoScout24, MotoScout24 e Car For You): in questo caso, si offrono articoli e veicoli ad un prezzo molto allettante. Gli acquirenti interessati e potenziali vittime sperano di concludere un buon affare. Quando sono contattati vengono messi sotto pressione perché viene detto loro che si tratta di un’offerta unica. Chi non si decide subito rischia di farsi soffiare l’offerta perché qualcun altro potrebbe essere più veloce di loro. Questa situazione è volutamente provocata dai truffatori. Sanno che pochissime persone controlleranno prima se si tratta di un’offerta seria o degna di fiducia. Dopo l’acquisto, agli acquirenti viene chiesto di pagare in anticipo il dovuto. Tuttavia, l’oggetto non sarà mai fornito rispettivamente il veicolo non verrà mai consegnato e ovviamente la somma già pagata non sarà mai rimborsata. A volte, anche i dati della carta di credito vengono rubati durante la transazione (phishing).

  • Merce fittizia su piattaforme di commercio o mercati online (Ricardo): anche in questo caso vengono offerti prodotti molto noti e molto costosi ad un prezzo fisso irrealisticamente basso. Scopo: vendere rapidamente la merce proposta. Spesso, questa forma di truffa è anche legata ad account appena creati, usati in modo indebito o già esistenti. Dopo l’acquisto, gli acquirenti sono esortati a pagare la merce molto rapidamente, a volte versando il dovuto anche su conti bancari esteri di titolari di conti il cui nominativo non corrisponde all’account utente presente sulla piattaforma di commercio o sul mercato online. Generalmente, il venditore rifiuta che la merce venga ritirata di persona. L’articolo pagato non viene quindi mai consegnato.
  • Oggetti fittizi su portali immobiliari (Homegate, ImmoScout24, Acheter-Louer e altri): in questo caso, si offrono oggetti ad un prezzo insolitamente allettante. I locatori che contattano le persone interessate lo fanno però dall’estero adducendo motivi plausibili. Come condizione preliminare per poter visitare l’appartamento in questione, occorre versare in anticipo la caparra richiesta. In questo caso si tratta di una truffa del pagamento anticipato: in realtà l’appartamento in questione non esiste e il denaro versato è ormai finito nelle tasche dei truffatori. È soprattutto nelle località in cui la domanda di appartamenti è forte che si imbrogliano in questo modo le persone alla ricerca di un’abitazione. Il tipo di offerta può variare: oggetto in affitto e in vendita, ma più spesso anche appartamenti di vacanza, appartamenti utilizzati per un periodo di tempo limitato o stanze in appartamenti condivisi. In alcuni casi, le persone in cerca di un alloggio sono anche indirizzate verso siti web falsi che conferiscono un’ulteriore presunta legittimità alle foto contraffatte della super-offerta.

Articoli di marca contraffatti

In questo caso, il modus operandi è simile a quello adottato per le merci fittizie e viene attuato soprattutto su portali di annunci e piattaforme di commercio online sui cui si propongono oggetti di seconda mano come anibis.ch, tutti.ch e Ricardo: si offrono articoli di marca a prezzi molto allettanti che devono essere pagati in anticipo. Tuttavia, la vittima riceve solo una contraffazione dell’articolo di marca acquistato. Esiste anche una variante con l’acquirente truffaldino: il venditore invia effettivamente l’articolo di marca all’acquirente, ma quest’ultimo sostiene poi di aver ricevuto un articolo contraffatto.

Ci sono diversi modi per riconoscere una contraffazione: Stop Piracy

Acquirente fittizio

Anche come venditore occorre essere cauti. Nella variante “dell’acquirente fittizio”, un presunto acquirente contatta il venditore perché è generalmente interessato ad acquistare un oggetto costoso, come per esempio un veicolo. L’acquirente fittizio fa credere di vivere all’estero e quindi di non poter venire a vedere il veicolo. È però interessato all’oggetto e invia al venditore una ricevuta di pagamento falsificata, di solito poco leggibile, o la conferma contraffatta di un bonifico bancario. Non appena il veicolo viene consegnato, l’acquirente interrompe ogni contatto. L’importo dovuto non sarà mai versato sul conto del venditore. Una variante più audace dell’acquisto fittizio è la truffa dell’acquisto con pagamento della differenza. In questo caso, l’acquirente dice di aver pagato troppo e chiede al venditore di rimborsargli la differenza. Tuttavia, il presunto primo pagamento in eccesso non viene mai effettuato. Un’altra variante prevede il seguente modus operandi: il truffatore afferma che il bonifico è bloccato e che sarà sbloccato solo quando il venditore pagherà determinate spese. In tutti questi casi, il venditore perde non solo la sua merce ma anche il suo denaro.

Servizi di consegna fittizi su portali di annunci

In questa forma di truffa, una persona interessata ad un annuncio contatta il venditore e spiega di non poter ritirare la merce personalmente, adducendo di trovarsi troppo lontano. La persona interessata suggerisce però di gestire la transazione tramite un servizio di consegna. Al venditore vengono proposte due opzioni: pagare una tassa in anticipo che gli sarà rimborsata a posteriori (truffa del pagamento anticipato) o inserire i dati della sua carta di credito nel presunto sito del servizio di consegna (phishing).

  • I portali di annunci NON sostengono ufficialmente servizi di consegna e NON collaborano neppure con La Posta o la DHL!
  • La Posta NON accetta transazioni di denaro sulla porta di casa!

Truffa del pagamento anticipato

Il truffatore chiede al venditore un pagamento anticipato adducendo a pretesto che sussistono spese di trasporto o che è stato versato un importo eccessivo per una merce. Il denaro però non viene mai rimborsato e in realtà il presunto acquirente non è interessato alla merce in questione. Lo stesso accade con gli annunci immobiliari fraudolenti, in cui è necessario pagare una caparra per vedere l’appartamento offerto che però non esiste affatto.

Phishing

Il phishing è un tipo di truffa online messo in atto dalle truffatrici e dai truffatori per cercare di carpire i dati di accesso ai vostri vari account: e-mail, conti postali, e-banking o mercato online. Queste truffatrici e questi truffatori sono molto abili. Vi promettono somme di denaro ingenti e inaspettate (p. es. a seguito di un presunto decesso o di una vincita alla lotteria). Vi dicono che la questione è urgente e che non dovete indugiare. In altri termini, vi mettono sotto pressione per non lasciarvi il tempo di riflettere. I tentativi di phishing sono messi a segno tramite e-mail o servizi di messaggistica istantanea come WhatsApp, Facebook Messenger o SMS. A volte, le truffatrici e i truffatori agiscono presentando un contesto plausibile, come l’imminente consegna di un pacco o un pagamento previsto, perché queste notifiche hanno meno probabilità di destare sospetti.

Uso improprio dei dati

I criminali accedono agli account utente esistenti e li usano per fare offerte fraudolente. Soprattutto gli account con password deboli o identiche su diverse piattaforme possono essere rapidamente usati in modo improprio. Lo stesso vale per gli account i cui dati sono stati precedentemente derubati tramite phishing. In alternativa, vengono creati nuovi account utente e verificati con le copie dei documenti d’identità che i titolari hanno ignaramente consegnato prima a persone sconosciute. Questo account permette poi di pubblicare offerte fraudolente su varie piattaforme. I truffatori si nascondono dietro il nominativo di un fornitore valutato positivamente e fingono di essere affidabili. Per scoprire come proteggere i vostri account, vi invitiamo a leggere la rubrica “Cosa posso fare?”.

Situazione giuridica

Le varie forme di reati contro il patrimonio potrebbero rientrare nei seguenti articoli del codice penale, a seconda dell’effettiva fattispecie:

Dato che la truffa è un reato perseguibile d’ufficio, in questi casi la polizia indaga non appena ne viene a conoscenza. La maggior parte delle volte, i reati sono commessi in concomitanza con altre infrazioni contro il codice penale, come per esempio:

Cosa fa la polizia?

Nel caso dei reati in Internet, è difficile per la polizia catturare gli autori perché questi ultimi spesso cancellano bene le loro tracce digitali e sovente operano dall’estero, e in particolare da paesi che non offrono una buona assistenza giudiziaria. Tuttavia, si dovrebbe denunciare ogni truffa e anche ogni tentativo di truffa. La polizia dispone di diverse possibilità tecniche e non tutti i truffatori possiedono le conoscenze necessarie per mascherare sufficientemente i loro reati in Internet.

Potete trovare maggiori informazioni nella pagina tematica “Truffa“.

Cosa posso fare?

Per evitare di diventare vittime di una truffa

  • Prestate molta attenzione alla descrizione e alle foto contenute nella proposta di vendita, così come alla qualità linguistica e all'ortografia dell'offerta e alle modalità di comunicazione. Tuttavia, un testo scritto in modo impeccabile non è di per sé una garanzia di intenzioni serie. Le offerte fraudolente contengono spesso numeri di telefono, indirizzi e-mail, strane formulazioni e una scelta di parole proposte da uno strumento di traduzione automatica. Se notate che vengono usate le stesse foto in offerte pubblicate su diverse piattaforme, ma che la lingua o l'ubicazione dei venditori sono diverse, segnalate le offerte al servizio clienti della piattaforma di commercio online o del mercato online in questione.
  • Chiedete informazioni al fornitore, se un prezzo di vendita è sproporzionatamente basso e chiedetegli anche una prova d'acquisto. Conservate l'attestazione di autenticità di un articolo di marca come prova da utilizzare a posteriori. Verificate accuratamente se i giustificativi ricevuti contengono eventuali errori e incongruenze, prestando particolare attenzione a dettagli come date, indirizzi, descrizioni, e in generale alla struttura o alla forma.
  • Non lasciatevi mettere sotto pressione e non date seguito alle richieste di transazioni urgenti. Non inviate mai documenti personali come copia del passaporto o della carta d'identità ad acquirenti o venditori, e siate scettici se sono disposti ad inviarveli.
  • Prestate attenzione al profilo della vostra controparte. Se sono disponibili, controllate le recensioni delle transazioni passate e tutti i dati di contatto forniti dalla piattaforma di commercio o dal mercato online. Siate scettici se i dati sui giustificativi sono diversi da quelli che figurano nell'account o se siete contattati da altri numeri di telefono. In caso di dubbio, chiamate i numeri di telefono che figurano sulla piattaforma di commercio online e prestate attenzione all'andamento della conversazione. Le telefonate possono aiutare a farsi un'idea migliore della controparte.
  • Chiedete al venditore se è possibile ritirare la merce personalmente e controllatela sul posto. Inoltre, non fatevi convincere a pagare in anticipo, se sono stati offerti il pagamento in contanti e la presa in consegna.
  • Se possibile, rimanete sul canale di comunicazione della piattaforma di commercio o del mercato online ed evitate di passare a Whatsapp, all'indirizzo e-mail o ad altri canali di comunicazione non sicuri che non sono stati verificati dalla piattaforma di commercio online.
  • Siate generalmente scettici nei confronti di persone interessate provenienti dall'estero, specialmente con conti bancari esteri e messaggi Whatsapp da numeri di telefono fissi.
  • Fate attenzione con il codice QR di Twint: non utilizzate il codice QR di Twint o il codice numerico per trasferire denaro a persone che non conoscete.
  • Non inserite mai i dati della carta di credito per farvi versare del denaro.
  • Fate particolare attenzione se dovete effettuare un versamento su un conto bancario diverso e che per di più non è intestato al venditore.
  • Attivate l'autenticazione a più fattori per i dati di accesso e anche per i pagamenti effettuati con la vostra carta di credito.
  • Controllate l'indirizzo e-mail del mittente. Il nome del mittente (client di posta elettronica) può infatti essere creato a piacere. Per verificare l'indirizzo e-mail del mittente, dovete passare con il puntatore del mouse sopra il nome del mittente che appare nell'e-mail e poi cliccare sulla freccetta per aprire il campo di contatto. Qui appare l'indirizzo e-mail da cui l'e-mail proviene effettivamente.
  • Non cliccate su alcun link senza aver prima verificato dove vi indirizza. Per controllare i link, dovete passarci sopra con il puntatore del mouse. Potrete così visualizzare l'indirizzo del sito web registrato.
  • Affidatevi a strumenti di transazione sperimentati di fornitori di servizi finanziari riconosciuti.
  • Non trasferite importi tramite il codice QR o il codice numerico di Twint a persone private che non conoscete.
  • Non fidatevi delle ricevute di pagamento. Spedite gli articoli venduti solo quando avrete la prova dell'avvenuto versamento sul vostro conto.
  • Fidatevi del vostro istinto. Se notate uno o più punti sospetti, incaricate il servizio clienti della piattaforma di commercio o del mercato online di effettuare una verifica o informatevi presso la PSC.
  • Chiudete gli account utente che non usate più sulle piattaforme di commercio e sui mercati online.
  • Utilizzate password uniche e forti e una password diversa per ogni account utente. A tale riguardo vi consigliamo vivamente di utilizzare un gestore di password.
  • Controllate regolarmente se i vostri dati sono stati pubblicati a seguito di guasti informatici esterni, p. es. haveibeenpwned.com.
  • Diffidate delle offerte di lavoro (in caso di inserzioni di terzi o di offerte a seguito della pubblicazione del vostro annuncio di ricerca d'impiego) che pubblicizzano lavori per altre piattaforme.
  • Verificate se è presente una certificazione ufficiale, per esempio per le e-mail inviate da Ricardo.
  • Tenete conto dei S-U-P-E-R Consigli in materia di cybersicurezza.

Se siete diventati vittima di una truffa

  • Informate subito la vostra banca, la banca beneficiaria e la piattaforma di commercio o il mercato online.
  • Usate la "protezione dell'acquirente" se la piattaforma di commercio o il mercato online in questione la offre.
  • Sporgete denuncia alla polizia cantonale del vostro cantone di domicilio e portate con voi tutti i documenti in vostro possesso.
  • Cambiate la password del vostro account utente e anche del vostro account di posta elettronica, se il vostro account è stato usato in modo improprio.
  • Segnalate un link che vi sembra sospetto al mercato online in questione.
  • Se siete diventati vittime di una truffa, potete contribuire a prevenirla non solo descrivendo il vostro caso in polizia, bensì anche raccontando la vostra esperienza alle persone che fanno parte del vostro entourage. In tal modo sensibilizzerete familiari, amici e conoscenti ed eviterete loro di essere a loro volta vittime di una truffa.

L’impegno nella lotta contro la truffa relativa agli annunci è una collaborazione tra PSC e SMG Swiss Marketplace Group.

  • Anibis
  • Ricardo
  • Tutti
  • AutoScout24
  • MotoScout24
  • ImmoScout24
  • Homegate

Sicuri online nonostante disabilità cognitive

I media digitali offrono certo svariate opportunità (partecipazione alla vita sociale, informazioni, comunicazione, ecc.), ma il loro uso comporta anche diversi rischi. Saper utilizzare con competenza i media digitali significa conoscere questi rischi ed essere in grado di gestirli adeguatamente. Il funzionamento di Internet, le caratteristiche dell’interconnessione digitale e i rischi che ne derivano non sono sempre facili da riconoscere e osservare direttamente. Questo pone una sfida particolare alle persone con disabilità cognitive, poiché hanno bisogno di fare esperienze pratiche e di facile comprensione per imparare.

Una città fittizia online per allenarsi

Con la città fittizia online “Interneto”, si vuole favorire un apprendimento chiaro e pratico utilizzando diversi sensi e permettere alle persone con una disabilità cognitiva di riconoscere i rischi digitali in modo efficace e duraturo e di imparare a gestirli.

La metafora della città presentata nell’opuscolo serve ad illustrare e trattare tutti i temi sensibili. In ogni città è permesso fare certe cose, mentre è vietato farne altre. Ci sono posti belli ma anche pericolosi. Questo vale anche per “Interneto, la città online”. Se si fanno cose proibite, si è multati.

“Interneto”: materiali di lavoro

Le persone con deficit cognitivi dovrebbero poter navigare in Internet in tutta sicurezza. Qui troverete vari materiali di lavoro per persone con deficit cognitivi (solo in tedesco) per aiutarli in tal senso: un opuscolo con informazioni destinato ai professionisti, un’immagine specifica abbinata ad un set di cartoline, una mappa della città con postazioni che illustrano i pericoli in Internet e un set di gioco.

Navigare in rete in tutta sicurezza

Un opuscolo per aiutare le persone con una disabilità cognitiva ad utilizzare i media digitali.

L'opuscolo "Sicher im Netz unterwegs" (Navigare in rete in tutta sicurezza), attualmente disponibile solo in tedesco, traduce i temi complessi e astratti riguardanti la cybersicurezza in messaggi fondamentali semplici e chiari, e fornisce consigli utili su come farli vivere nella pratica.

I principi guida e le visualizzazioni sono stati sviluppati da specialisti in educazione ai media attivi nell'ambito della pedagogia curativa e sociale e da esperti della polizia.

Potete usare le idee e i materiali di lavoro proposti nell'ambito del vostro lavoro quotidiano senza fare grandi sforzi.

  • Nell'opuscolo troverete informazioni destinate agli accompagnatori e suggerimenti su come trattare i vari temi con i clienti.
  • La figura illustrata e la parte anteriore delle cartoline permettono di iniziare e sostenere conversazioni sui rischi legati ai media digitali con i clienti.
  • Sul retro delle cartoline troverete suggerimenti per iniziare le conversazioni tratte dall'opuscolo. Avrete così a portata di mano degli strumenti facili da utilizzare nella vita quotidiana.

Potete ordinare copie dell'opuscolo "Sicher im Netz unterwegs" al seguente indirizzo e-mail: mekis@bffbern.ch

“A me non potrebbe mai succedere!” Chi è vulnerabile alle truff...

Se i media riferiscono di una truffa online che ha causato danni per un importo ingente, non si fanno attendere i commenti spesso sprezzanti di zelanti scribacchini come “Quanto si deve essere stupidi e ingenui?”, “Lo sanno persino i bambini. Chi altro cade ancora in una trappola del genere?” o “A me non potrebbe mai succedere!”.


Le vittime di truffe si rivolgono quotidianamente alla Prevenzione Svizzera della Criminalità. Anche se non possiamo citare alcuno studio scientifico, le nostre esperienze in quest’ambito presentano un quadro diverso: le vittime di truffa non sono affatto un gruppo di popolazione omogeneo, né si caratterizzano per una minore intelligenza o una maggiore ingenuità. Possiamo tuttavia identificare un punto in comune: ci sono cascate in un momento di debolezza, e sottolineiamo i termini debolezza e momento.

Siete davvero immuni alle truffe e lo siete sempre?

Ponetevi questa domanda basandovi su quattro punti deboli – già formulati dalla Chiesa – a cui molti di noi sono soggetti di tanto in tanto, e sulle forme di truffa di cui potreste essere vittime.

Superbia: la truffa del CEO

La truffa del CEO fa leva sull’arroganza o sulla vanità: immaginate di essere un quadro di livello medio e di lavorare come responsabile delle finanze di una fiorente PMI. Poco prima di finire la vostra giornata lavorativa, ricevete un’e-mail dai vostri superiori con la richiesta urgente di pagare una grossa somma di denaro ad un importante partner a Singapore. Questa transazione è importantissima per l’intera azienda e voi siete responsabili di disbrigare rapidamente questo affare, altrimenti l’azienda rischia una grave perdita. Sapete che a Singapore è pendente un affare e lo scambio di e-mail sembra essere coerente. Il doppio controllo richiesto per transazioni di questo ammontare non può essere fatto per motivi di tempo. Il vostro capo lo ha anticipato nel messaggio. Avete certo uno strano presentimento eppure: è urgente, siete VOI ad avere la responsabilità del buon esito dell’affare, dipende da VOI che l’azienda faccia un buon affare, i vostri superiori affidano a VOI questa questione importante!

Avreste insistito sull’osservanza delle regole interne, non dando il via libera al pagamento, e fatto ulteriori accertamenti?

Avarizia: truffa dell’anticipo

Qualsiasi forma di truffa dell’anticipo può funzionare solo se l’avidità o l’avarizia inibiscono lo spirito critico (a breve termine). Che si tratti della folle opportunità di investire in criptovalute, che a quanto pare ha già reso Roger Federer ancora più ricco, oppure del premio principale della lotteria spagnola che dovreste incassare (anche se non avete mai acquistato un biglietto), o ancora di un’eredità proveniente da un ricco zio del Canada mai conosciuto prima, di un affarone su una piattaforma di inserzioni o anche del tanto sognato attico sul lago di Zurigo per CHF 700.– al mese, tutte queste forme di truffa vi fanno credere di poter risparmiare denaro, concludere un grosso affare o ricavare un alto guadagno e di essere finalmente stati baciati dalla fortuna. In quei casi, però, vi si chiede sempre di reagire rapidamente, approfittarne subito, cogliere l’occasione al volo! Dopo, però, sarete in ogni caso più poveri, finanziariamente parlando, e più ricchi di brutte esperienze.

Lussuria: sextortion e truffa romantica

La sextortion, ma anche la truffa romantica o truffa dell’amore, fanno leva sulla lussuria, sulla ricerca del piacere, sul desiderio, ma anche sulla voglia di vivere in coppia. Chi non ha mai desiderato di vivere il grande amore? E quando il principe azzurro viene a bussare alla porta di Internet, mette tutta la sua energia nel corteggiamento e fa di tutto per poter raggiungere la persona amata, si spendono soldi per rendere il viaggio possibile, anche se ci sono ancora tanti ostacoli da superare.

E chi non si è mai seduto al computer da solo, di notte, voglioso o semplicemente troppo stanco e frustrato dalla vita quotidiana? E quando l’attraente biondina di Minsk scrive proprio a voi e vi promette un piccolo svago erotico, siete in grado di resistere? Sempre? In entrambi i casi, la disillusione è brutale. Siete stati danneggiati emotivamente e finanziariamente, vi vergognate e temete le conseguenze del breve o più lungo accecamento.

Accidia: “Money Mule”

Infine, ci sono anche tentativi di truffe che funzionano quando le potenziali vittime hanno come punto debole la pigrizia, per esempio quando si tenta di coinvolgerle come “Money mule”. Avete bisogno di denaro, state cercando lavoro e vedete un annuncio allettante in Internet. Non dovete far altro che mettere a disposizione il vostro conto bancario per delle transazioni o ricevere semplicemente invii postati da rispedire a terzi. Basta fare questo per “guadagnare” qualche migliaio di franchi al mese. Chi può resistere quando l’obiettivo è ottenere più soldi possibili con il minor sforzo possibile? La resistenza si risveglierà probabilmente al più tardi quando sarete citati in giudizio per ricettazione o riciclaggio di denaro, perché siete stati usati proprio per fare questo.

Grazie a questa breve digressione nella Chiesa e nella storia della criminalità, sarete, nel migliore dei casi, più immuni alle truffe in Internet, ma forse anche ai giudizi affrettati nei confronti delle vittime di truffe.

Truffa degli investimenti in Internet: perdite secche al posto di alti rend...

La cosiddetta truffa degli investimenti consiste nell’adescare persone, di solito in Internet, con investimenti finanziari apparentemente redditizi. A tale scopo, i truffatori creano la propria piattaforma di trading digitale, che a prima vista sembra essere seria e professionale. Nel rispettivo sito web si trovano spiegazioni dettagliate sugli investimenti finanziari proposti e sui possibili alti rendimenti che si possono realizzare. Lo scopo dei truffatori: far aprire alla vittima un conto sulla loro piattaforma su cui versare del denaro tramite carta di credito o valuta digitale.

Vale la pena investire?

Una volta effettuata la prima transazione finanziaria, la persona può visualizzare online il suo presunto investimento e i suoi utili sul conto aperto sulla piattaforma. Dopo aver ricevuto una prima conferma del rendimento o addirittura un versamento degli “utili”, la persona in questione è poi invitata a fare ulteriori investimenti. Avendo realizzato un presunto utile, la persona è ancor più disposta ad effettuare ulteriori pagamenti.

E il denaro si volatilizza!

Se la persona smette di pagare, i truffatori la mettono sotto pressione per telefono, via e-mail o Skype, e la sollecitano ad effettuare un pagamento. Se la persona richiede però il versamento del denaro investito rispettivamente degli utili realizzati, improvvisamente le viene richiesto di versare altro denaro per pagare presunte tasse, provvigioni o commissioni. Se poi la persona non paga più, i truffatori interrompono ogni contatto e il suo denaro si volatilizza per sempre.

Come potete proteggervi dalle truffe degli investimenti in Internet?

  • Se non avete mai effettuato attività d’investimento prima d’ora, non è certo una buona idea iniziare a fare investimenti online senza consultare uno specialista (per es. un consulente in investimenti della vostra banca).
  • Consultate la lista d’allerta della FINMA o la hotline della FINMA per i privati (allo 031 327 98 88) e informatevi sul fornitore di servizi finanziari al quale desiderate affidare il vostro denaro.
  • Confrontate l’investimento proposto con i prodotti di altri fornitori di servizi finanziari.
  • In caso di rendimenti molto alti, verificate se quanto promesso è realista!
  • Diffidate di coloro che vi mettono fretta. I fornitori di servizi finanziari seri danno sempre tempo a sufficienza per decidere se investire o meno in un determinato prodotto.

Siete stati vittime di una truffa degli investimenti?

  • Non effettuate più alcun versamento per nessun motivo.
  • Interrompete immediatamente qualsiasi contatto con i truffatori.
  • Sporgete subito denuncia in polizia.

Troverete maggiori informazioni sul tema “Tutela contro le truffe” nel video esplicativo della FINMA.

Contratti a domicilio di dubbia natura

I truffatori e le truffatrici si presentano per esempio come venditori ambulanti, arrotini, venditori di tappeti o giacche in pelle che propongono un affare economicamente interessante sulla porta di casa, come per esempio un tappeto persiano ad un prezzo particolarmente vantaggioso. Nell’ambito dell’attività porta a porta, talvolta vengono anche venduti articoli scadenti, oppure prodotti per la cura del corpo ed elettrodomestici eccessivamente cari. In questi casi, i truffatori ricorrono sempre agli stessi trucchi:

  • utilizzano presunte designazioni aziendali che sembrano serie;
  • impiegano in modo abusivo i nomi di marche note;
  • offrono prodotti in imballaggi molto costosi;
  • consegnano prospetti in cui si raccomandano prezzi del tutto sproporzionati;
  • promettono garanzie pluriennali sui prodotti;
  • tessono esageratamente le lodi dei prodotti offerti;
  • la loro serietà è praticamente impossibile da verificare perché gli indirizzi su ricevute e biglietti da visita sono nella maggior parte dei casi inventati di sana pianta.

Come posso revocare un contratto a domicilio?

Conformemente all’art. 40a CO sul diritto di revoca nel caso di contratti a domicilio o contratti analoghi, un contratto può essere revocato entro 14 giorni. Il contratto in questione deve però riguardare cose mobili o servizi destinati all’uso personale o familiare del cliente, come per esempio un’enciclopedia in più volumi, un corso di lingua a distanza (contratto di vendita), riprese aeree (contratto d’appalto), un contratto per la manutenzione di elettrodomestici o un abbonamento a un centro fitness. Anche i contratti conclusi al telefono possono essere revocati entro due settimane dalla loro conclusione.

Il diritto di revoca ai sensi all’art. 40b CO vale solo se il contratto è stato perfezionato nei casi seguenti:

  • in locali d’abitazione, sul suo posto di lavoro, o nelle immediate vicinanze;
  • in trasporti pubblici o su pubbliche vie e piazze;
  • nel corso di una manifestazione pubblicitaria collegata ad un’escursione o ad un’analoga occasione;

In linea di massima, la vostra revoca non deve avere una forma particolare. Tuttavia, per dimostrare che volete recedere dal contratto, la cosa migliore da fare è comunque sempre inviare una lettera raccomandata al proponente del contratto. Altrimenti vale quanto segue: una volta concluso, il contratto è vincolante e valido a tutti gli effetti di legge.

Di regola, il venditore o la venditrice deve informarvi per iscritto, come cliente, sui termini e sulle modalità per inoltrare una possibile revoca e deve fornirvi il suo indirizzo. Il termine inizia non appena il contratto è stato proposto o accettato.

Se venite a sapere del vostro diritto di revoca solo in un secondo tempo, e non al momento della conclusione del contratto, perché questa informazione vi è stata sottaciuta, allora il termine inizia a decorrere solo a partire dal momento in cui siete venuti a conoscenza di questa informazione. In tal caso, la merce e le prestazioni già ricevute dovranno essere restituite.

A cosa devo assolutamente fare attenzione con i contratti a domicilio?

  • Non fatevi convincere ad effettuare un acquisto né per strada, né sulla porta di casa, né al telefono.
  • Non permettete a persone sconosciute di entrare nella vostra abitazione.
  • Leggete molto attentamente i testi dei contratti, in particolare quanto stampato in piccolo.
  • Non apponete mai la vostra firma su un documento di cui non capite esattamente il contenuto, soprattutto quando vi mettono anche premura.
  • Ha validità solo il testo del contratto. Gli accordi verbali non hanno valore legale.

False richieste di aiuto finanziario: «e-mail d’emergenza»

In questo caso, i truffatori e le truffatrici mettono dapprima in atto un attacco di Hacking o Phishing per prendere il controllo dell’account dell’indirizzo e-mail di una persona.

L’obiettivo di quest’azione è di copiare l’indirizzo e-mail di tutti i contatti contenuti nel suo indirizzario per poi inviare loro un’e-mail di richiesta di aiuto finanziario a nome della persona hackerata. In questa e-mail, i truffatori e le truffatrici inventano un caso d’emergenza, come per esempio dicono di trovarsi in difficoltà mentre si trovano in vacanza o durante un viaggio all’estero, e di essere stati derubati non solo di tutto il loro denaro, bensì anche dei propri documenti.

L’e-mail termina con la richiesta di un aiuto finanziario per pagare la fattura dell’albergo e/o il biglietto d’aereo per rientrare a casa. I truffatori e le truffatrici chiedono insistentemente ai contatti di versare i soldi tramite un servizio di trasferimento di denaro. Non appena i soldi sono stati versati, il mittente si volatilizza e con esso anche il denaro versato.

Come posso evitare di cadere nel tranello delle e-mail d’emergenza?

  • Non andate avanti a comunicare via e-mail con la persona in questione. L’account dell’indirizzo e-mail hackerato è controllato dai truffatori e dalle truffatrici che rispondono alla vostra e-mail e tentano di spiegare la storia dell’emergenza in modo tale da sembrare credibile e ottenere così del denaro da voi.
  • Cercate di raggiungere la persona in questione telefonandole o inviandole un SMS per saperne di più sul presunto caso d’emergenza.
  • Informatevi presso altri amici o conoscenti della persona in questione per sapere se si trova veramente all’estero e se sussiste effettivamente il caso d’emergenza.
  • Indicate alla persona in cerca di aiuto di rivolgersi alla propria ambasciata nel paese in cui si trova.

Truffa dell’anticipo con finti veicoli a motore

Gli interessati e le interessate all’acquisto del veicolo in questione contattano il truffatore o la truffatrice, il/la quale li informa che incaricherà una ditta di trasporti per consegnare il veicolo.

La ditta di trasporti, che fa anch’essa parte della rete del truffatore o della truffatrice, contatta poco dopo l’acquirente al/alla quale chiede l’indirizzo e altre informazioni sulla sua persona. Prima di consegnare il veicolo, la ditta in questione chiede un anticipo sul trasporto e talvolta addirittura il versamento del prezzo di vendita del veicolo.

Ovviamente, né il veicolo sarà consegnato e neppure i costi di trasporto e il prezzo di vendita saranno rimborsati.

Come posso evitare di cadere nel tranello della truffa dell’anticipo con il finto veicolo?

  • Diffidate di inserzioni di veicoli che sembrano troppo belle per essere vere. I tentativi di truffa in quest’ambito si riconoscono dai seguenti elementi tipici:
    • un prezzo straordinariamente interessante;
    • inserzioni con dati incompleti o insufficienti su veicolo e venditore;
    • vendita di un modello molto raro o di un oggetto ricercato da collezionisti;
    • al momento dell’acquisto viene messa premura (p. es. «l’offerta è valida solo fino a domani mattina»);
    • inserzioni con foto di catalogo invece di foto «vere e proprie» del veicolo;
    • veicolo o venditore si trova (apparentemente) all’estero und vor allem;
    • richiesta di un versamento anticipato senza aver priva visto il veicolo o aver fatto un giro di prova.
  • Se avete il presentimento che si tratti di una falsa inserzione, non contattate i venditori oppure, se lo avete già fatto, interrompete subito il contatto.
  • Non effettuate in nessun caso un versamento anticipato e soprattutto non ricorrete mai ai servizi di trasferimento di denaro come «Western Union» o «MoneyGram».
  • Per pagare un veicolo acquistato online, utilizzate sempre il metodo di pagamento proposto dal portale Internet risp. effettuate la transazione tramite la piattaforma.
  • Non inviate mai una copia dei vostri documenti personali come passaporto, carta d’identità, licenza di condurre o di circolazione ai venditori, anche se ve li chiedono. I truffatori e le truffatrici possono utilizzare questi documenti per mettere in atto altri tentativi di truffa.
  • Segnalate le false offerte alla piattaforma di vendita.

Truffa dell’anticipo con finti appartamenti o case di vacanza in affitto

Le vittime sono poi invitate a pagare il dovuto non come di consueto tramite il portale Internet, bensì effettuando direttamente un versamento bancario o tramite un servizio di trasferimento di denaro. I truffatori e le truffatrici possono però anche chiedere una cauzione per consegnare la chiave del presunto appartamento. Né l’affitto pagato in anticipo, né la cauzione per la chiave saranno mai più rimborsati. Invece, una volta giunta nella località di villeggiatura, la vittima si ritrova senza alloggio, situazione che in periodo di alta stagione si trasforma in un incubo.

Come posso evitare di cadere nel tranello della truffa dell’anticipo con finti appartamenti o case di vacanza in affitto?

  • Contattate il locatore. Chiedetegli altre informazioni che non sono contenute nell’inserzione. Una telefonata può chiarire molte domande e magari smascherare i truffatori e le truffatrici.
  • Chiedete al locatore di preparare un contratto d’affitto, se desiderate prenotare un appartamento di vacanza al di fuori del portale Internet. Leggete attentamente il contratto prima di firmarlo. Tenete inoltre presente che ogni locatore può fissare lui stesso le proprie condizioni di pagamento e annullamento.
  • Scegliete un metodo di pagamento sicuro. Utilizzate il servizio di pagamento proposto dal rispettivo portale Internet.
  • Non pagate mai in anticipo o mediante servizi di trasferimento di denaro come «Western Union» o «MoneyGram».
  • Leggete accuratamente le valutazioni fatte sull’appartamento di vacanza in questione e valutate la loro credibilità.

La truffa del CEO (rivelata) in quattro mosse…

I fattori che favoriscono la riuscita di questo tipo di truffa sono due. In primo luogo i criminali sfruttano la circostanza che, oggi, buona parte della comunicazione aziendale passa per le e-mail. In secondo luogo, le strutture complesse di molte grandi aziende riducono il rischio di essere scoperti. Ma come funziona esattamente la truffa del CEO?

1. Acquisizione delle informazioni

I criminali raccolgono notizie utili sull’azienda, i suoi partner d’affari, i collaboratori e i futuri investimenti tramite i social media, il registro di commercio, le pagine web o altre pubblicazioni. Spesso, informazioni sull’identità e sulle mansioni dei singoli collaboratori e sui rapporti commerciali dell’azienda si trovano facilmente, per esempio, su LinkedIn. Per i malintenzionati sono particolarmente interessanti i dati riguardanti i collaboratori del settore finanze che hanno la facoltà di effettuare trasferimenti di denaro.

2. Contatto

Dopo aver trovato ciò che cercavano, i truffatori si mettono in contatto per e-mail. Gli indirizzi di posta elettronica possono essere falsificati in modo relativamente semplice, ma può anche accadere che l’account di un collaboratore venga piratato e sia sfruttato per realizzare la truffa. I criminali si spacciano per il direttore o la direttrice dell’azienda, dirigenti o partner d’affari. La richiesta perviene sempre a una persona che nel settore finanze può effettuare i pagamenti.

3. Messa sotto pressione

Alla persona presa di mira viene chiesto per e-mail di effettuare il versamento di una consistente somma di denaro su un determinato conto. Le motivazioni possono spaziare dall’acquisto di un’azienda da tenere segreto all’apertura di un nuovo conto. In ogni caso si chiede alla potenziale vittima di non parlare in giro del pagamento e, soprattutto, di effettuarlo prima possibile. Viene esercitata una pressione mirata per convincere la persona in questione ad aggirare eventuali procedure e a non coinvolgere altri collaboratori. Nel copione della truffa appaiono spesso anche consulenti o studi legali rigorosamente fasulli.

4. Versamento

Nella maggior parte dei casi, una volta effettuato il versamento, è impossibile recuperare il denaro. Anche se la banca estera di destinazione è seria e conosciuta, i soldi vengono nuovamente trasferiti appena arrivati sul conto e se ne perde la traccia.

Cosa possono fare i collaboratori per proteggersi dalla truffa del CEO?

  • In caso di contatti inusuali, non fornire alcuna informazione.
  • Nel dubbio, chiedere ai propri superiori se il pagamento va effettuato o meno.

Cosa possono fare le aziende contro la truffa del CEO?

  • Tenere sotto controllo le informazioni disponibili online sulla loro attività.
  • Sensibilizzare i propri collaboratori, soprattutto quelli del settore finanze, su questo tipo di truffa.
  • Adottare per i versamenti il principio del doppio controllo con firma congiunta.
  • Prevedere meccanismi di controllo interno: per gli ordini di pagamento inusuali far sempre verificare se l’indirizzo del mittente dell’e-mail è corretto e se la richiesta proviene veramente dal dirigente in questione.

Per ulteriori informazioni si rimanda al blog della Scuola universitaria professionale di Lucerna.

La truffa dell’anticipo nel settore immobiliare

Le truffatrici e i truffatori attivi nel settore immobiliare sanno in quali regioni vi è una fortissima domanda di appartamenti e quali fasce di popolazione sono per lo più toccate da questo problema. Procedono quindi in modo estremamente mirato e pubblicano inserzioni di appartamenti situati in quartieri molto belli il cui affitto è incredibilmente interessante.

Queste false inserzioni sono pubblicate su piattaforme molto visitate da gruppi di vittime target (p. es. gli/le studenti) e sono corredate da foto stupende. Con queste inserzioni i truffatori e le truffatrici cercano di farsi versare un anticipo da queste persone alla ricerca di appartamenti che in realtà non sono affatto in affitto oppure che semplicemente non esistono.

Modus operandi

Quando una persona si interessa ad un presunto appartamento e si rivolge al contatto indicato nell’inserzione, di regola riceve subito una risposta in cui la si informa che l’appartamento non è ancora stato assegnato. Unico neo: le persone interessate ad affittare l’appartamento devono versare una cauzione al locatore (di regola diverse migliaia di franchi) prima di poter effettuare un sopralluogo e ricevere la chiave.

La cauzione in questione dev’essere versata tramite un servizio di trasferimento di denaro come «Western Union» o «MoneyGram». Una volta versata la cauzione risp. pagato l’anticipo, non si ha però più nessuna notizia del presunto locatore. Naturalmente, all’indirizzo indicato non c’è nessun appartamento da affittare e anche il denaro versato si è volatilizzato. Inoltre, dato che la presunta cauzione è stata versata ricorrendo ad un servizio di trasferimento del denaro, non è più possibile tracciare il flusso dei soldi.

Come posso evitare di cadere nel tranello delle false inserzioni immobiliari?

  • Non pagate mai una cauzione tramite un servizio di trasferimento di denaro senza avere prima ricevuto un contratto d’affitto valido e visitato l’oggetto in questione.
  • Ignorate le inserzioni di appartamenti il cui proprietario afferma di trovarsi all’estero e vi informa che vi farà arrivare la chiave per un sopralluogo dietro versamento di un deposito.
  • Ignorate le inserzioni in cui venite a scoprire che il proprietario (straniero) desidera affittarvi l’appartamento senza aver prima fatto un sopralluogo dietro versamento di una cauzione.
  • Ignorate le inserzioni di appartamenti che sembrano troppo belle per essere vere.

La truffa per posta: quando i truffatori inviano lettere

In altre parole: quanto fatto in materia di cybercriminalità è efficace e dà i suoi frutti. Per paura dei malware e del phishing, non si clicca più su un link qualsiasi e non si aprono più con leggerezza gli allegati contenuti in un’e-mail. Nel frattempo, molti utenti hanno imparato a riconoscere a colpo sicuro e ad ignorare gli altri tipi di e-mail fraudolente.

Dato però che la sfiducia degli utenti minaccia il business delle truffe in Internet, i truffatori tentano nuovamente di mettere a segno i loro raggiri con invii postali, poiché molte persone diffidano meno delle lettere. Questi truffatori inviano lettere indirizzate personalmente, in cui raccontano le solite storie ormai note: il destinatario della missiva avrebbe vinto alla lotteria o ad un altro gioco d’azzardo, oppure avrebbe ricevuto un’eredità inaspettata o ancora pagato un importo eccessivo quando ha effettuato il suo ultimo acquisto. Analogamente a numerosi raggiri in Internet, anche in questo caso si tratta di una truffa dell’anticipo: prima di poter incassare il denaro promesso, si chiede alla vittima di versare un anticipo per pagare presunte tasse, dazi, la nota d’onorario di un notaio, ecc.

Come ci si protegge dagli invii postali fraudolenti?

  • Fate togliere la vostra iscrizione dall’elenco telefonico per evitare di ricevere queste lettere truffaldine. È proprio nell’elenco telefonico che i truffatori cercano spesso vittime potenziali.
  • Non fatevi ingannare solo perché una lettera è indirizzata a voi personalmente e stampata sulla carta intestata di un’azienda.
  • Diffidate sistematicamente di lettere provenienti da persone o uffici che non conoscete e che provengono dall’estero. Ignorate queste lettere quando vi promettono del denaro derivante da una vincita, un’eredità o altro.
  • Non versate mai denaro su un conto all’estero nella speranza di riscattare in seguito un’eredità o una vincita.
  • Se siete vittima di una truffa dell’anticipo, rivolgetevi alla polizia. Sappiate tuttavia che la probabilità di riottenere il vostro denaro è molto esigua.

Truffa dell’anticipo o effettiva ricerca di eredi?

Stiamo parlando di richieste in relazione con un’eredità, e più precisamente di lettere in cui si prospetta al destinatario un’eredità proveniente da un presunto parente deceduto ma sconosciuto.

Che trucco si nasconde dietro queste richieste in relazione con un’eredità?

Le lettere alla ricerca di presunti eredi sono, non sempre ma quasi sempre, un tentativo di truffa dell’anticipo. Il destinatario della lettera e futura vittima crede di poter incassare del denaro e quindi di arricchirsi grazie al decesso di un parente sconosciuto, pregustando già il versamento dell’eredità. Ed è proprio in quel momento che i truffatori inducono la loro vittima a farsi carico dei presunti costi correlati al versamento dell’eredità, chiedendole di assumersi spese amministrative, note d’onorario del notaio o tasse inventate di sana pianta. La vittima paga quindi un anticipo per questi costi, perché parte dal presupposto che sia tutto legale e che sul suo conto verrà poi versato un importo sotto forma di eredità di gran lunga superiore a queste “piccole” spese. In realtà non esiste nessuna eredità: la vittima paga ma non riceve nulla in cambio di quanto versato in anticipo.

Come si riconosce una richiesta truffaldina in relazione con un’eredità?

  • Una società effettivamente incaricata di indagare sull’esistenza di eredi non chiede mai agli eredi di pagare qualcosa in anticipo. Le spese sostenute dalla società in questione rispettivamente la nota d’onorario saranno dedotte in un secondo tempo dall’eredità.
  • Le richieste truffaldine in relazione con un’eredità citano spesso il nominativo del supposto parente sconosciuto deceduto e il presunto importo lasciato in eredità. Le società effettivamente incaricate di indagare sull’esistenza di eredi comunicano queste informazioni solo in un secondo tempo.
  • Inoltre, le società serie effettivamente incaricate di indagare sull’esistenza di eredi contattano i possibili eredi non via e-mail, bensì esclusivamente per posta. Attenzione però: le richieste ricevute per posta non sono automaticamente serie.

Cosa si deve fare se si è caduti in questo tipo di trappola della truffa dell’anticipo?

  • Rivolgetevi alla polizia. Sappiate tuttavia che la probabilità di riottenere il vostro denaro è molto esigua.
  • Fate togliere la vostra iscrizione dall’elenco telefonico per evitare di ricevere queste lettere truffaldine. È proprio nell’elenco telefonico che i truffatori cercano spesso vittime potenziali.
  • Adeguate le impostazioni di sicurezza nel vostro account e-mail, in modo che in futuro queste e-mail siano bloccate dal filtro antispam.
  • Informate la cerchia dei vostri cari e amici dell’esistenza di questa truffa.

Telefonate dall’assistenza: se i criminali vogliono «aiutare»

Cosa vogliono esattamente i presunti collaboratori o le presunte collaboratrici di Microsoft, Apple e Google?

Vogliono attirare la loro vittima su siti fraudolenti da cui quest’ultima scarica «programmi di riparazione» e in cui deve inserire diversi dati personali per consentire l’accesso a distanza al computer. I truffatori risp. le truffatrici dicono poi alla loro vittima che questo accesso consente loro di risolvere i presunti problemi di sicurezza. In realtà, l’accesso permette loro di spiare le password e di vedere e, se del caso, cancellare, copiare e elaborare tutti i dati salvati sul computer, passando inosservati. In alcuni casi, convincono la loro vittima ad acquistare programmi antivirus e in tal modo riescono pure a spiare i dati della sua carta di credito.

Perché vi sono sempre persone che cadono in questa trappola?

Molte persone provano un senso di insicurezza se si comunica loro che i dati sul loro computer sono in pericolo. Dato che i criminali che chiamano sanno argomentare con grande maestria e nel contempo offrono una soluzione al problema (ossia il loro supporto), capita ripetutamente che la vittima accetti quest’offerta con gratitudine. Inoltre, dato che i criminali sanno come simulare un numero di telefono esistente (p. es. il numero di una Helpline) che poi usano in modo abusivo (spoofing), certe persone partono dal presupposto che chi chiama si trova in Svizzera ed è quindi un interlocutore serio.

Come si riconosce questa truffa?

  • Microsoft, Apple, Google e altre ditte serie non vi chiamano mai spontaneamente o senza essersi precedentemente annunciate con l’intento di eliminare un qualche problema sul computer.
  • Nessuna azienda chiederebbe per telefono o e-mail i dati della carta di credito o altri dati sensibili.

Cosa si deve fare se si viene contattati telefonicamente da questi criminali?

  • Interrompete immediatamente la telefonata e informate la cerchia dei vostri cari e amici dell’esistenza di questa truffa.

Cosa si deve fare se si è caduti nella trappola della telefonata di un truffatore o di una truffatrice?

  • Fate bloccare la vostra carta di credito.
  • Bloccare i contratti di e-banking e controllare i pagamenti già inseriti o eseguiti.
  • Fate esaminare il vostro computer da un professionista o mettete al sicuro i vostri dati personali, cancellate interamente il disco duro e installate nuovamente il sistema operativo.
  • Quindi modificate tutte le vostre password.
  • Naturalmente potete segnalare il danno subito alla polizia. La possibilità di riavere il denaro perso è tuttavia molto esigua.

Spoofing: quando il «117» appare sul display del telefono

Il termine «spoofing» deriva dal verbo inglese «to spoof» che in italiano significa «fingere, ingannare, truffare». Anche se nei casi di truffa si cerca sempre di raggirare la vittima in un modo o nell’altro, da quando lo spoofing è utilizzato per simulare numeri telefonici, la popolazione ha iniziato a prender coscienza della sua esistenza proprio in relazione con i reati di truffa.

Quando una persona chiama, di regola siamo abituati a veder apparire il suo numero sul display del telefono. Oggi, però, la tecnologia consente di manipolare i numeri di telefono originali. Di conseguenza, il numero che appare sul display del telefono può non corrispondere affatto al numero della persona che chiama. Grazie allo spoofing, chi chiama può scegliere a piacimento il numero da far apparire sul display del telefono di chi riceve la telefonata. È quindi possibile che in caso di chiamate dall’estero appaia sul display del telefono un numero svizzero o addirittura il «117», il numero telefonico d’emergenza. I criminali sfruttano questa possibilità tecnica allo scopo di ingannare la fiducia e di fingere la serietà del numero di telefono per poi esortarvi ad effettuare pagamenti o persuadervi a rivelare informazioni su conti o password.

Queste manipolazioni sono messe in atto da truffatrici e truffatori sia nelle reti di comunicazione non regolamentate (p. es. Internet), sia nelle reti pubbliche regolamentate (p. es. reti VoIP o le classiche reti di telecomunicazioni). Spesso le truffatrici ed i truffatori agiscono inoltre dall’estero. Dato che tecnicamente non è (ancora) possibile bloccare queste manipolazioni, diventa quindi molto importante proteggersi dallo spoofing.

Come posso proteggermi dallo spoofing

  • Siate sospettosi quando la persona che chiama vi esorta ad effettuare pagamenti o a rivelare dati sensibili come password o informazioni su conti, anche se afferma di averne bisogno per effettuare una verifica incrociata o per identificarvi.
  • Non comunicate mai dati personali a presunte autorità o aziende.
  • I fornitori di prestazioni di servizio seri non vi contattano mai in modo inatteso o senza essersi precedentemente annunciati.
  • Se appare il «117» sul display del vostro telefono, non rispondete ed informate subito la polizia nel vostro cantone di domicilio della telefonata ricevuta. La polizia non vi telefona mai tramite il numero telefonico d’emergenza.
  • Se non siete sicuri, chiedete di poter richiamare. Quando poi ritelefonate, non utilizzate il tasto di richiamo, bensì digitate il numero ufficiale che per esempio trovate su una fattura o in Internet. Quindi chiedete se la telefonata era effettivamente per voi.
  • I truffatori e le truffatrici al telefono rintracciano le loro vittime nell’elenco telefonico ufficiale. Cercano in modo mirato persone con nomi di battesimo tradizionali, perché questa è una possibile un’indicazione dell’età della persona. Proteggetevi indicando solo la prima lettera del vostro nome. Modificate la vostra iscrizione nell’elenco telefonico direttamente online.

Per maggiori informazioni su questo tema, leggete l’opuscolo “Riappendete subito! Come riconoscere ed evitare le chiamate shock fraudolente”

Truffa della lotteria: false promesse di vincita

Malgrado uno o più versamenti, la vincita alla lotteria non verrà mai pagata. Nella fattispecie, si tratta di una forma di raggiro chiamato “truffa dell’anticipo”. Si versa un anticipo per poter incassare un maggior importo di denaro promesso che però non verrà mai pagato dai truffatori.
Capita inoltre ripetutamente che sfruttando la promessa di vincita, i truffatori tentino di carpire il maggior numero possibile di dati personali del «vincitore» (Phishing).

Che frottole raccontano le truffatrici e i truffatori?

Le truffatrici ed i truffatori ricorrono a diversi trucchi per indurre il nuovo e strafelice «vincitore del montepremi multimilionario» a versare un anticipo ancor prima di aver di incassato la vincita. Chiedono per esempio il pagamento di una commissione per le spese amministrative relative alla vincita. Oppure adducono che per incassare la vincita occorre effettuare un versamento anticipato o pagare un’imposta sull’utile.

Perché vi sono ripetutamente persone che cadono nella trappola della falsa promessa di vincita?

Molte persone vorrebbero essere straricche ed associano una vincita alla lotteria ad una vita felice e spensierata. La prospettiva di diventare ben presto milionario o milionaria è tanto esaltante da offuscare il loro giudizio al punto, per esempio, di non trovare strano di aver vinto ad una lotteria a cui non hanno partecipato. In quel momento, queste persone sono talmente euforiche ed occupate ad immaginare tutto ciò che potrebbero fare con tanto denaro da essere facilmente manipolabili.

Come si riconosce una truffa della lotteria?

  • Si viene informati di aver vinto ad una lotteria estera a cui non si è partecipato.
  • Il mittente delle lettere, degli SMS o delle e-mail è una lotteria estera che esiste veramente (p. es. El Gordo de la Primitiva) a cui hanno sottratto i dati, oppure si tratta di una lotteria estera inventata di sana pianta.
  • Si capisce subito che si deve versare anticipatamente del denaro e/o si devono fornire dati personali per incassare la vincita.
  • La vincita non sarà mai versata.

Come si deve reagire quando si riceve una lettera, una telefonata, un SMS o un’e-mail da truffatori della lotteria?

  • Ignorate la presa di contatto e informate la cerchia dei vostri cari sulla truffa della lotteria.

Phishing e trappole degli abbonamenti: buoni di Migros, Ikea e simili come ...

Perché le inchieste di Coop e fornitori analoghi via Whatsapp e SMS sono sempre dei falsi?

Le ditte serie non conducono inchieste via WhatsApp o SMS. Si rivolgono in altro modo ai propri clienti (p. es. direttamente in negozio o per posta).

Cosa sono esattamente queste false inchieste e che obiettivi perseguono i criminali?

Sono sempre forme di Phishing e trappole degli abbonamenti. La persona che partecipa ad una falsa inchiesta, fornisce i propri dati personali (nome, cognome, indirizzo e-mail, ecc.), informazioni che i criminali vendono poi a terzi e che sono per esempio utilizzate in modo abusivo per inviare spam. Nel caso di certe false inchieste, l’obiettivo perseguito dai criminali è far sì che le persone approvino le condizioni generali di vendita (CGV) contenute nel messaggio. Quando lo fanno, cascano nella trappola dell’abbonamento e a partire da quel momento ricevono SMS soggetti a spese. (Nelle CGV stava infatti scritto che accettando le condizioni si sottoscriveva un abbonamento a pagamento di una durata minima di X mesi.)

Perché così tante persone cascano nella trappola di queste false inchieste?

  • I truffatori allettano le loro vittime con buoni del valore di diverse centinaia di franchi, tant’è che ad alcuni piace pensare che Migros e fornitori simili siano molto generosi.
  • In certi casi, i criminali falsificano dichiarazioni in Facebook mostrando contemporaneamente commenti positivi di amici in Facebook che asseriscono di aver già ricevuto il loro buono e di rallegrarsi di fare shopping. Queste affermazioni suggeriscono che vi sono ottime possibilità di vincere e che si ricevono effettivamente i buoni in palio.
  • Alle persone che partecipano all’inchiesta viene inoltre spesso messa premura in modo mirato, per non dar loro il tempo di chiedersi se il tutto è un falso o meno. Sulla pagina web si vede scorrere un conto alla rovescia e/o si indica che vi sono ancora pochi buoni in palio. Mettere sotto pressione l’utente è un noto trucco utilizzato in molte forme di truffa.
  • Nel caso di queste false inchieste, si utilizzano sempre i nomi di società particolarmente degne di fiducia e i contenuti web, i logo, ecc. delle ditte imitate sono falsificati in modo elaborato e addirittura professionale.
  • Infine, ma non per questo meno importante, queste inchieste via WhatsApp o SMS sono sempre inviate da un conoscente. In molti credono che se un proprio contatto ha partecipato all’inchiesta, significa che il tutto dev’essere una cosa da prendere sul serio.

Perché queste inchieste si diffondono così velocemente?

L’ottenimento del presunto buono è subordinato a delle condizioni. Chi vuole vincerlo, deve inviare il link dell’inchiesta a 10 contatti WhatsApp o SMS. A un passo dall’ottenere l’ambito premio, molte vittime di questo tipo di truffa da un lato sono praticamente “accecate dall’avidità” e, dall’altro, si rallegrano addirittura di offrire anche ai loro 10 contatti preferiti la possibilità di vincere un buono.

Come si deve reagire ad un simile invito?

Chiarite quanto prima alla persona che vi ha inviato il link in questione che si tratta di una falsa inchiesta. Il vostro contatto potrà poi informare in merito le altre nove persone a cui ha spedito il link, prima che anche queste ultime diventino a loro volta vittime di Phishing o trappole degli abbonamenti e diffondano il link ad altri contatti.

E non dimenticate: ciò che è troppo bello per essere vero, nella maggior parte dei casi è proprio un falso o una fregatura!

Cosa fa la polizia nei casi di truffa in Internet?

Chi cade nella trappola di truffatori e truffatrici non dovrebbe vergognarsi di informare la polizia. I truffatori e le truffatrici hanno un modus operandi in parte molto raffinato, ed ognuno può, in determinate circostanze, diventare una loro vittima. Anche se in molti casi di truffa (soprattutto online) è improbabile riuscire a recuperare il denaro versato, si dovrebbe in ogni caso sporgere denuncia in polizia. Anche coloro che all’ultimo momento si rendono conto dell’inganno attuato da un truffatore o una truffatrice, dovrebbero subito segnalare il caso in polizia. Anche il tentativo di truffa è punibile!

E anche se, come detto precedentemente, soprattutto nel caso di questi delitti è quasi impossibile per la polizia rintracciare gli uomini e le donne che agiscono dietro le quinte, in quanto si nascondono dietro l’anonimato, si dovrebbe comunque sporgere denuncia. Solo in questo modo la polizia riceve informazioni sull’entità di questa forma di delitto, può creare interrelazioni ed eventualmente identificare approcci investigativi. Inoltre la polizia può rilevare con quali trucchi si truffano le persone. Grazie a queste conoscenze, i corpi di polizia cantonali e comunali possono fare una prevenzione mirata e mettere in guardia fasce di popolazione particolarmente a rischio.

A tale fine occorre disporre di prove importanti che dimostrano la truffa: lo «screenshot» (foto della schermata) dei falsi profili, il verbale della chat e/o l’intero scambio di e-mail. Le denunce possono essere sporte presso ogni posto della polizia.

Come funzionano le false richieste di aiuto finanziario?

Nel caso delle false richieste di aiuto finanziario, l’intento di truffatori e truffatrici è soprattutto di accedere agli indirizzi e-mail di terzi e di inviare a nome dell’indirizzo e-mail hackerato una richiesta di aiuto finanziario a tutte le persone nel suo indirizzario. In questo caso, i truffatori e le truffatrici mettono dapprima in atto un attacco di Hacking o Phishing per prendere il controllo dell’account dell’indirizzo e-mail di una persona. L’obiettivo di quest’azione è di copiare l’indirizzo e-mail di tutti i contatti contenuti nel suo indirizzario per poi inviare loro un’e-mail di richiesta di aiuto finanziario a nome della persona hackerata. In questa e-mail, i truffatori e le truffatrici inventano un caso d’emergenza, come per esempio dicono di trovarsi in difficoltà mentre si trovano in vacanza o durante un viaggio all’estero, e di essere stati derubati non solo di tutto il loro denaro, bensì anche dei propri documenti. L’e-mail termina con la richiesta di un aiuto finanziario per pagare la fattura dell’albergo e/o il biglietto d’aereo per rientrare a casa. I truffatori e le truffatrici chiedono insistentemente ai contatti di versare i soldi tramite un servizio di trasferimento di denaro. Non appena i soldi sono stati versati, il mittente si volatilizza e con esso anche il denaro versato.

Come posso evitare di cadere nel tranello della truffa dell’anticipo con il finto veicolo?

  • Diffidate di inserzioni di veicoli che sembrano troppo belle per essere vere. I tentativi di truffa in quest’ambito si riconoscono dai seguenti elementi tipici:
    • un prezzo straordinariamente interessante;
    • inserzioni con dati incompleti o insufficienti su veicolo e venditore;
    • vendita di un modello molto raro o di un oggetto ricercato da collezionisti;
    • al momento dell’acquisto viene messa premura (p. es. «l’offerta è valida solo fino a domani mattina»);
    • inserzioni con foto di catalogo invece di foto «vere e proprie» del veicolo;
    • veicolo o venditore si trova (apparentemente) all’estero und vor allem;
    • richiesta di un versamento anticipato senza aver priva visto il veicolo o aver fatto un giro di prova.
  • Se avete il presentimento che si tratti di una falsa inserzione, non contattate i venditori oppure, se lo avete già fatto, interrompete subito il contatto.
  • Non effettuate in nessun caso un versamento anticipato e soprattutto non ricorrete mai ai servizi di trasferimento di denaro come «Western Union» o «MoneyGram».
  • Per pagare un veicolo acquistato online, utilizzate sempre il metodo di pagamento proposto dal portale Internet risp. effettuate la transazione tramite la piattaforma.
  • Non inviate mai una copia dei vostri documenti personali come passaporto, carta d’identità, licenza di condurre o di circolazione ai venditori, anche se ve li chiedono. I truffatori e le truffatrici possono utilizzare questi documenti per mettere in atto altri tentativi di truffa.
  • Segnalate le false offerte alla piattaforma di vendita.

Come posso evitare di cadere nel tranello della truffa dell’anticipo con finti appartamenti o case di vacanza in affitto?

  • Contattate il locatore. Chiedetegli altre informazioni che non sono contenute nell’inserzione. Una telefonata può chiarire molte domande e magari smascherare i truffatori e le truffatrici.
  • Chiedete al locatore di preparare un contratto d’affitto, se desiderate prenotare un appartamento di vacanza al di fuori del portale Internet. Leggete attentamente il contratto prima di firmarlo. Tenete inoltre presente che ogni locatore può fissare lui stesso le proprie condizioni di pagamento e annullamento.
  • Scegliete un metodo di pagamento sicuro. Utilizzate il servizio di pagamento proposto dal rispettivo portale Internet.
  • Non pagate mai in anticipo o mediante servizi di trasferimento di denaro come «Western Union» o «MoneyGram».
  • Leggete accuratamente le valutazioni fatte sull’appartamento di vacanza in questione e valutate la loro credibilità.

Come posso evitare di cadere nel tranello delle false inserzioni immobiliari?

  • Non pagate mai una cauzione tramite un servizio di trasferimento di denaro senza avere prima ricevuto un contratto d’affitto valido e visitato l’oggetto in questione.
  • Ignorate le inserzioni di appartamenti il cui proprietario afferma di trovarsi all’estero e vi informa che vi farà arrivare la chiave per un sopralluogo dietro versamento di un deposito.
  • Ignorate le inserzioni in cui venite a scoprire che il proprietario (straniero) desidera affittarvi l’appartamento senza aver prima fatto un sopralluogo dietro versamento di una cauzione.
  • Ignorate le inserzioni di appartamenti che sembrano troppo belle per essere vere.

Cosa s’intende per «Romance Scam»/ «Love Scam»?

I termini inglesi «Romance Scam» o «Love Scam» designano una forma di truffa dell’anticipo che colpisce le persone alla ricerca di un partner nel mondo virtuale di Internet. Questa forma di truffa è particolarmente subdola perché non svuota solo i conti in banca, bensì spezza anche i cuori delle vittime.

I truffatori e le truffatrici si spacciano, sotto falsa identità, per pretendenti innamorati in siti di incontri e sui media sociali. Corteggiano la loro vittima facendole complimenti e promesse d’amore, e poi tentano di sottrarle del denaro con storie commoventi.

Cosa s’intende per truffa dell’anticipo?

Per truffa dell’anticipo s’intende generalmente ogni forma di truffa in cui si deve versare un anticipo per ottenere in cambio una somma di denaro, un prodotto o una prestazione di servizio. I truffatori e le truffatrici inviano delle e-mail in cui spiegano in modo più o meno fantasioso come si può ottenere la somma di denaro, il prodotto o la prestazione di servizio in questione. Una volta ottenuto l’anticipo dalla loro vittima, i truffatori e le truffatrici fanno perdere le loro tracce e non pensano minimamente a fornire quanto proposto.

A cosa devo fare particolarmente attenzione negli shop online?

  • Fate attenzione a come i testi sono scritti nello shop online. L’ortografia è infatti un primo indizio per stabilire la serietà di un sito. La presenza di molti errori di ortografia indica che il sito non è stato creato con la dovuta serietà e pertanto appartiene ad un fornitore molto probabilmente poco serio. Una ditta seria si dà la pena di creare un sito con testi scritti in modo corretto ed accurato.
  • Fate attenzione alla presenza nel sito del marchio di qualità del Verband des Schweizerischen Versandhandels (VSV) (Associazione svizzera di vendita per corrispondenza) e del Trusted Shops. Sui due portali verificate inoltre se lo shop online in questione ha ottenuto a buon diritto il marchio di qualità oppure se tale marchio figura abusivamente nello shop.
  • Verificate molto attentamente le incredibili “offerte da cogliere al volo”. Informatevi sul fornitore e sui possibili costi supplementari come spese di sdoganamento o IVA. Anche se esistono delle buone offerte online, nessun commerciante regala la propria merce. Nel caso della presunta “offerta da cogliere al volo”, si tratta di merce originale oppure contraffatta? Se viene effettivamente venduta merce contraffatta, allora è della massima importanza segnalarlo alla centrale d’annuncio responsabile.
  • Fate attenzione ai commercianti a voi sconosciuti che insistono sulla sola possibilità di pagamento anticipato. In questo modo pagate la merce prima che questa vi venga consegnata. I commercianti seri, invece, offrono sempre più possibilità di pagamento, come per esempio dietro fattura, oppure alla consegna, o tramite carta di credito o PayPal.
  • Nel sito online è presente un indirizzo di contatto del commerciante? In Svizzera, i fornitori di prestazioni mediante commercio elettronico conformemente all’art. 3 cpv. 1 lett. s LCSI sono tenuti ad indicare in modo chiaro e completo la loro identità e il loro indirizzo di contatto, incluso il loro indirizzo di posta elettronica. Se il sito non contiene un impressum con indirizzo postale, indirizzo e-mail e numero di telefono del fornitore, è segno che ci si trova in un falso shop online. Se il fornitore lavora con l’indirizzo e-mail di un provider gratuito, è forse il caso di dubitare della sua serietà.

Trucco del falso nipote: Fidarsi è bene, controllare è meglio!

Come funziona esattamente il trucco del falso nipote?

  1. La vittima riceve una telefonata da un presunto parente. In quest’ambito, i truffatori sono molto abili nel carpire alla vittima stessa sia il nome che la situazione personale del presunto parente per poi inserire queste informazioni nella conversazione.
  2. Il presunto parente racconta una storia complicata e spiega il motivo per cui in quel momento ha urgentemente bisogno di denaro. Lo scopo della storia è di impietosire la vittima nei confronti del presunto parente e di metterle premura.
  3. Il truffatore chiede poi un prestito alla vittima. Il modo di agire dei truffatori è particolarmente raffinato poiché dapprima tentano di scoprire quanto denaro la vittima potrebbe mettere a disposizione.
  4. In seguito, il truffatore racconta una seconda storia complicata, spiegando perché non può venire a ritirare personalmente il denaro.
  5. Alla fine il truffatore riesce ad esercitare una forma di pressione sulla vittima tale da sollecitarla a consegnare subito il denaro. Dopo che la vittima è ormai pervasa da un senso di paura o per lo meno di preoccupazione per il benessere del presunto nipote, il truffatore esercita ulteriore pressione sulla vittima, dando all’intera situazione una dimensione di urgenza. Questo serve ad impedire alla vittima di parlare della situazione con qualcuno, di farsi consigliare oppure di riflettere a quanto sta succedendo.

Le varianti del trucco del falso nipote

Come citato già precedentemente, esistono della varianti del trucco del falso nipote. Qui di seguito illustriamo quelle più note.

  • «Il presunto poliziotto»
    Se la vittima sospetta una truffa e quindi ritarda la consegna del denaro, improvvisamente riceve una telefonata da un presunto poliziotto (anch’egli un truffatore). Quest’ultimo convince la vittima di seguire comunque le istruzioni impartitele per poter così cogliere il truffatore sul fatto e arrestarlo. Poi il presunto poliziotto accompagna la vittima al suo appuntamento in banca e la convince di affidare il denaro al truffatore. Infine, il presunto poliziotto e il truffatore se la svignano con i soldi.
  • «Presunto compagno di scuola»
    I truffatori non devono necessariamente spacciarsi per un nipote o un parente. Possono anche farsi passare per un vecchio compagno di scuola o un amico di gioventù. Dato che la fantasia dei truffatori non ha limiti, è importante attenersi ai seguenti consigli sul tema del falso nipote.

Raccomandazioni della Prevenzione Svizzera della Criminalità

  • Siate sempre diffidenti quando non riconoscete subito un presunto parente al telefono. Fategli delle domande alle quali solo i veri familiari sono in grado di rispondere correttamente.
  • Non citate mai il nome dei vostri parenti al telefono. Specificate che in casi d’emergenza dovete dapprima consultarvi con qualcun altro e interrompete subito la conversazione telefonica. Poi contattate un parente che conoscete bene e di cui vi fidate e con lui/lei verificate le informazioni.
  • Non consegnate mai denaro o oggetti di valore a sconosciuti! Se desiderare regalare qualcosa ad un parente, allora fatelo sempre di persona.
  • Non date a nessuno informazioni sui vostri averi, né su quelli che tenete in casa né su quelli che avete in banca.
  • Se una chiamata vi sembra sospetta informate subito la polizia, telefonando al 117 (numero d’emergenza).
  • Si consiglia al personale di case per anziani e ai parenti di persone in età molto avanzata di non pubblicare mai i numeri di telefono di queste persone e di non consegnare mai queste informazioni a sconosciuti.
  • Informate altri parenti e conoscenti dell’esistenza di questo trucco.

Maggiori informazioni

Queste informazioni sul tema del trucco del falso nipote sono inoltre riassunte sulla cartolina «Fidarsi è bene, controllare è meglio!», pubblicata dalla Prevenzione Svizzera della Criminalità.

Cosa fa la polizia nei (possibili) casi di truffa?

Chi casca nella trappola di truffatori e truffatrici non dovrebbe vergognarsi di informare la polizia. I truffatori e le truffatrici hanno un modus operandi in parte molto raffinato, ed ognuno può, in determinate circostanze, diventare una loro vittima. Anche se in molti casi di truffa è improbabile riuscire a recuperare il denaro pagato, si dovrebbe in ogni caso sporgere denuncia in polizia. Anche coloro che all’ultimo momento si rendono conto dell’inganno attuato da un truffatore o una truffatrice (p. es. il trucco del falso nipote), dovrebbero subito segnalare il caso in polizia. In questo modo la polizia può registrare in quali zone i truffatori e le truffatrici operano in un determinato momento e quali trucchi in particolare mettono in atto per truffare le loro vittime. Grazie a queste informazioni, i comandi di polizia cantonali e comunali possono fare una prevenzione mirata, mettere in guardia fasce di popolazione particolarmente a rischio e rafforzare la propria presenza in certi luoghi.

Come posso revocare un contratto a domicilio?

In linea di massima, la vostra revoca non deve avere una forma particolare. Tuttavia, per dimostrare che volete recedere dal contratto, la cosa migliore da fare è comunque sempre inviare una lettera raccomandata al proponente del contratto. Altrimenti vale quanto segue: una volta concluso, il contratto è vincolante e valido a tutti gli effetti di legge. Di regola, il venditore o la venditrice deve informarvi per iscritto, come cliente, sui termini e sulle modalità per inoltrare una possibile revoca e deve fornirvi il suo indirizzo. Il termine inizia non appena il contratto è stato proposto o accettato. Se venite a sapere del vostro diritto di revoca solo in un secondo tempo, e non al momento della conclusione del contratto, perché questa informazione vi è stata sottaciuta, allora il termine inizia a decorrere solo a partire dal momento in cui siete venuti a conoscenza di questa informazione. In tal caso, la merce e le prestazioni già ricevute dovranno essere restituite.

Cosa s’intende per contratti a domicilio di dubbia natura?

Anche se esistono contratti a domicilio assolutamente seri, vi sono sempre truffatori e truffatrici che suonano alla porta con l’intento di guadagnare denaro grazie a contratti a domicilio di dubbia natura. Si riconoscono spesso queste persone dal loro modo di agire: tentano con insistenza di entrare nell’abitazione della potenziale vittima per poterla abbindolare indisturbatamente. I truffatori e le truffatrici si presentano per esempio come venditori ambulanti, arrotini, venditori di tappeti o giacche in pelle che propongono un affare economicamente interessante sulla porta di casa, come per esempio un tappeto persiano ad un prezzo particolarmente vantaggioso. Nell’ambito dell’attività porta a porta, talvolta vengono anche venduti articoli scadenti, oppure prodotti per la cura del corpo ed elettrodomestici eccessivamente cari. In questi casi, i truffatori ricorrono sempre agli stessi trucchi:
  • utilizzano presunte designazioni aziendali che sembrano serie;
  • impiegano in modo abusivo i nomi di marche note;
  • offrono prodotti in imballaggi molto costosi;
  • consegnano prospetti in cui si raccomandano prezzi del tutto sproporzionati;
  • promettono garanzie pluriennali sui prodotti;
  • tessono esageratamente le lodi dei prodotti offerti;
  • la loro serietà è praticamente impossibile da verificare perché gli indirizzi su ricevute e biglietti da visita sono nella maggior parte dei casi inventati di sana pianta.

Come funziona la telefonata del falso supporto di Microsoft?

Truffatrici e truffatori telefonano ad aziende e persone private spacciandosi per collaboratori di Microsoft o di una delle sue aziende partner. Le persone che chiamano affermano di telefonare prevalentemente da Gran Bretagna, Stati Uniti o Australia, tuttavia parlano un inglese con un accento molto marcato. Per chiamare utilizzano servizi di telefonia che sfruttano le connessioni Internet (VoIP), riuscendo in tal modo a falsificare, occultare o sopprimere il loro numero, oppure telefonano tramite un impianto telefonico di terzi “craccato”, ciò che rende particolarmente difficile rintracciare o bloccare i numeri in questione. Durante la telefonata, il presunto operatore informa la vittima di aver ricevuto un messaggio d’errore riguardante il suo computer e che questo può causare possibili problemi di sicurezza. Quali presunti collaboratori del supporto Microsoft, le truffatrici ed i truffatori offrono a questo punto alla vittima prestazioni di supporto per eliminare l’ipotetico errore e risolvere i problemi di sicurezza. Per avere un accesso remoto al computer della vittima e fornirle il supposto aiuto, i truffatori e le truffatrici inviano alla vittima, analogamente ai casi di phishing, un’e-mail con un link o la attirano su un sito fraudolento dal quale deve scaricare un programma. Una volta cliccato sul link rispettivamente scaricato il programma, i truffatori e le truffatrici possono accedere al computer della loro vittima e spiare così le password, come pure visualizzare, e se del caso, cancellare, copiare, elaborare, ecc. i dati salvati sul computer, il tutto senza essere individuati.

Come funzionano i circoli di donazione?

Analogamente alla truffa dell’anticipo, si promette un lauto guadagno ad una persona che partecipa ad un circolo di donazione. I circoli di donazione funzionano secondo il cosiddetto sistema di vendite piramidali, simile ad una catena di Sant’Antonio. Questo significa che le nuove persone che entrano a far parte del circolo fanno una donazione ai membri già appartenenti da tempo al circolo. I nuovi membri entrano nel circolo con la speranza di ricevere anch’essi delle donazioni in un secondo tempo. Si viene accettati in un circolo di donazione non appena si effettua un determinato versamento in denaro. Gli importi versati vanno da diverse centinaia fino a diverse migliaia di franchi. Quando si è poi stati ammessi al circolo, si partecipa ai suoi incontri organizzati ad intervalli regolari. Nel frattempo, i membri appena entrati nel circolo di donazione sono spinti, rispettivamente messi sotto pressione, dal resto del gruppo a reclutare nuovi membri. Tuttavia, già dopo breve tempo i circoli di donazione collassano poiché il numero di nuovi partecipanti necessari è troppo elevato. Con il collasso del circolo scompare anche il denaro investito inizialmente. Conformemente alla Legge concernente le lotterie è vietato partecipare a circoli di donazione e catene di Sant’Antonio con possibilità di guadagno.

Come posso proteggermi dal trucco del falso nipote?

  • Siate sempre diffidenti quando non riconoscete subito un presunto parente al telefono. Fategli delle domande alle quali solo i veri familiari sono in grado di rispondere correttamente.
  • Non citate mai il nome dei vostri parenti al telefono. Specificate che in casi d’emergenza dovete dapprima consultarvi con qualcun altro e interrompete subito la conversazione telefonica. Poi contattate un parente che conoscete bene e di cui vi fidate e con lui/lei verificate le informazioni.
  • Non consegnate mai denaro o oggetti di valore a sconosciuti! Se desiderare regalare qualcosa ad un parente, allora fatelo sempre di persona.
  • Non date a nessuno informazioni sui vostri averi, né su quelli che tenete in casa né su quelli che avete in banca.
  • Se una chiamata vi sembra sospetta, informate subito la polizia, telefonando al 117 (numero d’emergenza).
  • Si consiglia al personale di case per anziani e ai parenti di persone in età molto avanzata di non pubblicare mai i numeri di telefono di queste persone e di non consegnare mai queste informazioni a sconosciuti.
  • Informate i vostri parenti e conoscenti dell’esistenza di questo trucco, per esempio ordinando in polizia la cartolina «Fidarsi è bene, controllare è meglio!».

Come funziona il trucco del falso nipote?

Di regola, il truffatore o la truffatrice si spaccia per un parente (p. es. un nipote, un cugino, ecc.) in difficoltà finanziarie che ha urgentemente bisogno di essere aiutato dalla sua famiglia.
Generalmente il trucco del falso nipote è messo in atto in base allo schema seguente.
  1. La vittima riceve una telefonata da un presunto parente. In quest’ambito, i truffatori sono molto abili nel carpire alla vittima stessa sia il nome che la situazione personale del presunto parente per poi inserire queste informazioni nella conversazione. Possono per esempio iniziare la telefonata dicendo: «Ciao Anna, indovina un po’ chi ti sta chiamando?». Sentendo questa frase, la vittima cerca di indovinare chi è il suo interlocutore e non appena il nome del parente e i suoi vincoli familiari sono stati chiariti grazie alla divulgazione di informazioni personali utili, come per esempio «Ah, sei Paolo, il nipote di mia sorella!», i truffatori possono iniziare a raccontare le loro storie inventate.
  2. Il presunto parente espone una storia complicata e spiega il motivo per cui in quel momento ha urgentemente bisogno di denaro. Lo scopo della storia è di impietosire la vittima nei confronti del presunto parente e di metterle premura.
  3. Il truffatore chiede poi un prestito alla vittima. Il modo di agire di truffatori e truffatrici è particolarmente raffinato poiché dapprima tentano di scoprire quanto denaro la vittima potrebbe mettere a disposizione.
  4. In seguito, il truffatore racconta una seconda storia complicata, spiegando alla vittima perché non può venire a ritirare personalmente il denaro e che al suo posto verrà da lei una presunta amica, un suo collaboratore o una persona di questo genere, oppure le dice addirittura che questa persona l’accompagnerà in banca.
  5. Alla fine il truffatore riesce ad esercitare una forma di pressione sulla vittima tale da sollecitarla a consegnare subito il denaro. Dal momento in cui la vittima è ormai pervasa da un senso di paura o per lo meno di preoccupazione per il benessere del presunto nipote, il truffatore esercita ulteriore pressione sulla vittima, dando all’intera situazione una dimensione di urgenza. Questo serve ad impedire alla vittima di parlare della situazione con qualcuno, di farsi consigliare oppure di riflettere a quanto sta succedendo.

In quali casi si parla di truffa?

Dal punto di vista legale, si parla di truffa quando qualcuno, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, inganna con astuzia una persona affermando cose false o dissimulando cose vere, oppure ne conferma subdolamente l’errore inducendola in tal modo ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio o altrui.

Truffa

Definizione

Dal punto di vista legale, si parla di truffa quando qualcuno, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, inganna con astuzia una persona affermando cose false o dissimulando cose vere, oppure ne conferma subdolamente l’errore inducendola in tal modo ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio o altrui. La definizione legale si applica alle più diverse forme di truffa: in strada, sulla soglia di casa, per posta, al telefono, ma anche tramite e-mail e in generale in Internet.

Caratteristiche generali della truffa

I truffatori e le truffatrici dimostrano sempre di avere grande creatività e inventano costantemente nuovi trucchi e raggiri. È perciò importante riconoscere i tipici comportamenti di truffatori e truffatrici, i tipici tratti caratteristici delle vittime e le tipiche situazioni in cui si mette in atto una truffa per proteggere se stessi e gli altri.

  • Tipici comportamenti di truffatrici e truffatori: tentano di disorientare la loro vittima, di convincerla e spesso di isolarla e/o di perseguitarla per ingannarla.
  • Tipici tratti caratteristici delle vittime: i truffatori e le truffatrici sfruttano in modo mirato i punti deboli delle persone che ovviamente ognuno di noi ha! Fra questi vi sono in particolare l’avidità, l’ingenuità, l’ignoranza, la cocciutaggine e l’arroganza.
  • Tipiche situazioni in cui si mette in atto una truffa: chi sta vivendo una crisi personale, è sotto stress o sotto pressione, sprizza di felicità oppure è molto afflitto per un particolare evento, ha un’assoluta necessità di denaro oppure ha un grande bisogno di amore, attenzioni, riconoscimento, dovrebbe guardarsi da truffatrici e truffatori e verificare le offerte ricevute con spirito particolarmente critico.

Truffe sugli investimenti online

I truffatori e le truffatrici cercano di attirare potenziali vittime proponendo loro di investire online su piattaforme d’investimenti o siti di trading falsi. Chi investe su questi siti, ha solo da perderci! Maggiori informazioni qui.

Truffa dell’anticipo

Per truffa dell’anticipo s’intende generalmente ogni forma di truffa in cui si deve versare un anticipo per ottenere in cambio una somma di denaro, un prodotto o una prestazione di servizio. I truffatori e le truffatrici inviano delle e-mail in cui spiegano in modo più o meno fantasioso come si può ottenere la somma di denaro, il prodotto o la prestazione di servizio in questione. Una volta ottenuto l’anticipo dalla loro vittima, i truffatori e le truffatrici fanno perdere le loro tracce e non pensano minimamente a fornire quanto proposto.

Particolare problematica che riguarda la truffa dell’anticipo

I trucchi dei truffatori e delle truffatrici cambiano molto rapidamente. Perciò è quasi impossibile avere una visione d’insieme costante di tutte le possibili forme di truffa dell’anticipo. Inoltre, i truffatori dell’anticipo utilizzano spesso la ragione sociale di ditte serie e note, e nascondendosi dietro questi nomi, tentano di confondere le persone da truffare e di ottenere da loro altre informazioni personali.

Alla base di ogni truffa dell’anticipo vi è il problema seguente: una volta pagato il denaro, è praticamente impossibile esigere la sua restituzione. Nella maggior parte dei casi, le persone truffate perdono per sempre i loro soldi.

Di regola, perseguire i truffatori dell’anticipo non ha senso per i motivi seguenti.

  • I truffatori dell’anticipo agiscono per lo più dall’estero, utilizzando falsi nominativi e numeri di telefono e indirizzi e-mail non registrati. Gli autori sono pertanto sconosciuti e quindi non possono praticamente essere identificati.
  • Se i truffatori dell’anticipo sono noti all’estero e potrebbero essere resi responsabili dei loro atti, un sistema giudiziario che funziona male in un determinato paese oppure un’assistenza giudiziaria che non funziona con quel determinato paese può eventualmente rendere impossibile il perseguimento penale.
  • Se le persone truffate avevano la possibilità di proteggersi dalla truffa, prestando un minimo d’attenzione, o di evitare l’errore con un minimo ragionevole di cautela, non sussiste alcuna truffa ai sensi del codice penale. Al truffatore non può essere rimproverata nessun’astuzia.

È tuttavia indispensabile che le autorità di perseguimento penale chiariscano in ogni caso se il comportamento del truffatore dell’anticipo è effettivamente punibile. A seconda dei casi sussiste una truffa ai sensi dell’articolo 146 CP.

Situazione giuridica

A seconda della fattispecie effettiva, le forme di truffa potrebbero rientrare sotto il seguente articolo del codice penale svizzero:

  • Art. 146: Truffa

Dato che la truffa è un reato perseguibile d’ufficio, in questi casi la polizia indaga non appena riceve l’informazione. Nella maggior parte dei casi, questi reati sono compiuti in combinazione con altre violazioni del codice penale, come per esempio.

  • Art. 251: Falsità in documenti
  • Art. 305bis: Riciclaggio di denaro

Cosa fa la polizia?

Chi cade nella trappola di truffatori e truffatrici non dovrebbe vergognarsi di informare la polizia. I truffatori e le truffatrici hanno un modus operandi in parte molto raffinato, ed ognuno può, in determinate circostanze, diventare una loro vittima. Anche se in molti casi di truffa (soprattutto online) è improbabile riuscire a recuperare il denaro versato, si dovrebbe in ogni caso sporgere denuncia in polizia. Anche coloro che all’ultimo momento si rendono conto dell’inganno attuato da un truffatore o una truffatrice, dovrebbero subito segnalare il caso in polizia. Anche il tentativo di truffa è punibile!

E anche se, come detto precedentemente, soprattutto nel caso di questi delitti è quasi impossibile per la polizia rintracciare gli uomini e le donne che agiscono dietro le quinte, in quanto si nascondono dietro l’anonimato, si dovrebbe comunque sporgere denuncia. Solo in questo modo la polizia riceve informazioni sull’entità di questa forma di delitto, può creare interrelazioni ed eventualmente identificare approcci investigativi. Inoltre la polizia può rilevare con quali trucchi si truffano le persone. Grazie a queste conoscenze, i corpi di polizia cantonali e comunali possono fare una prevenzione mirata e mettere in guardia fasce di popolazione particolarmente a rischio.

A tale fine occorre disporre di prove importanti che dimostrano la truffa: lo «screenshot» (foto della schermata) dei falsi profili, il verbale della chat e/o l’intero scambio di e-mail. Le denunce possono essere sporte presso ogni posto della polizia.

Cosa posso fare?

Per evitare di diventare vittime di truffa

  • Informatevi sugli attuali tentativi di truffa e sulle nuove forme di truffa che sono comparse negli ultimi tempi, rivolgendovi alla Prevenzione Svizzera della Criminalità, alla polizia o ad altri servizi come per esempio la Segreteria di Stato dell'economia SECO.
  • Recatevi in polizia e fatevi consigliare se avete la sensazione di essere in contatto con persone che vogliono truffarvi.
  • Verificate se il consulente per gli investimenti è in possesso di una licenza FINMA (finma.ch) o se figura sulla lista di allerta FINMA.
  • Verifica dei siti web sospetti: https://checkawebsite.ibarry.ch
  • Consultate l'indice centrale delle ditte svizzere (zefix.ch) e controllate se il fornitore in questione è iscritto al registro di commercio.
  • Lanciate una ricerca in Internet per verificare se ci sono avvisi di truffa nei confronti del fornitore di servizi finanziari.
  • Rivolgetevi al consulente alla clientela della vostra banca o a esperti di fiducia.
  • Siate in generale estremamente scettici nei confronti di offerte di rendimenti lucrativi e promesse di profitti irrealistici in Internet. Nessun fornitore di servizi finanziari rispettabile promette alti guadagni in poco tempo.
  • Non affidate il vostro denaro a qualcuno che conoscete solo virtualmente, e non permettere a nessuno di accedere in remoto ai vostri conti bancari o al vostro computer.

Se siete diventi vittime di truffa

  • Sporgete subito denuncia presso la polizia cantonale del vostro cantone di domicilio.
  • Informate subito la vostra banca. Forse, quest'ultima riesce ancora a bloccare i trasferimenti di denaro.
  • Non accettate offerte da eventuali investigatori privati, avvocati o altri individui che vi contattano per telefono o e-mail. Anche queste persone sono spesso truffatori.
  • Se siete diventati vittima di una truffa, potete contribuire alla sua prevenzione non solo descrivendo il vostro caso in polizia, bensì anche raccontando la vostra esperienza alle persone che fanno parte della vostra cerchia di familiari, amici e conoscenti. In tal modo sensibilizzerete queste persone per evitare loro di essere a loro volta vittime dello stesso tipo di truffa.

Rendimenti da sogno? No, perdite da incubo!

Tutto ciò che dovreste sapere sulle truffe sugli investimenti online

Sempre più spesso, i truffatori e le truffatrici pubblicizzano nuove forme d’investimento apparentemente lucrative sulle loro presunte piattaforme d’investimenti o sui loro siti di trading online. Ma chi investe su questi siti, ha solo da perderci!

L’opuscolo spiega in modo comprensibile come avvengono tipicamente le truffe sugli investimenti online, come ci si dovrebbe informare prima di investire per esempio in criptovalute e cosa si dovrebbe fare se si è già perso denaro investendo su questi siti falsi. L’opuscolo contiene inoltre consigli generali su come capire per tempo se un’offerta è seria o molto probabilmente fraudolenta.

L’opuscolo è stato prodotto grazie al prezioso contributo di EBAS (“eBanking – ma sicuro!”).
(L’opuscolo è inoltre disponibile in inglese.)

→ Temi Truffe sugli investimenti online

Circoli di donazione: pericolosi e vietati!

Come funziona un circolo di donazione?

I circoli di donazione funzionano secondo il cosiddetto sistema piramidale, simile ad una catena di Sant’Antonio. Concretamente questo significa che le nuove persone che entrano a far parte del circolo fanno una donazione ai membri già appartenenti da tempo al circolo. I nuovi membri entrano nel circolo con la speranza di ricevere anch’essi delle donazioni in un secondo tempo. Si viene accettati in un circolo di donazione non appena si effettua un determinato versamento in denaro. Gli importi versati vanno da diverse centinaia fino a diverse migliaia di franchi. Quando si è poi stati ammessi nel circolo, si partecipa agli incontri del circolo organizzati ad intervalli regolari. Nel frattempo, i membri appena entrati nel circolo di donazione sono spinti, rispettivamente messi sotto pressione, dal resto del gruppo a reclutare nuovi membri.

  1. Un circolo di donazione può essere strutturato in modi diversi e può per esempio contare 15 persone. Di regola è strutturato in quattro livelli gerarchici. Quando il membro al centro del circolo (ossia la persona che ha dato avvio al rispettivo circolo di donazione) ha ricevuto le donazioni dagli otto membri più esterni del circolo, ossia quelli appena entrati, lascia il circolo portandosi via il suo «regalo», vale a dire un importo in denaro a cinque-sei cifre.
  2. Per poter fare andare avanti il sistema del circolo di donazione, gli otto membri più esterni del circolo devono trovare 16 nuovi membri donatori (ossia 2 membri a testa) che effettuano a loro volta lo stesso versamento iniziale.
  3. Il circolo di donazione iniziale si suddivide poi in due nuovi circoli, ognuno dei quali conta a sua volta 15 persone suddivise in quattro livelli gerarchici. Gli otto donatori originari appartenenti al circolo più esterno salgono ora di un livello gerarchico nei due nuovi circoli.
  4. Di regola, si sale di un livello gerarchico dopo ogni giro di donazioni. Ci vogliono quindi al massimo quattro giri prima che arrivi il proprio turno di ricevere le donazioni. Dato tuttavia che i membri ed i circoli raddoppiano dopo ogni giro, il sistema collassa già dopo breve tempo, perché non si riesce più a trovare nuovi membri che iniettano denaro fresco nel sistema.

Cosa prevede la legge in materia di circoli di donazione?

Come membro di un circolo di donazione non si incorre in un reato, finché si effettua solo un versamento di denaro in guisa di donazione a qualcuno. Per contro, se si reclutano nuove persone per il circolo di donazione e si fa credere loro che, effettuando un piccolo versamento di denaro, riceveranno poi un mucchio di soldi, si viola la legge concernente le lotterie (vedere sentenza del Tribunale federale 6P.6/2006 del 31.03.2006).

Conformemente all’ordinanza relativa alla legge federale concernente le lotterie e le scommesse professionalmente organizzate (OLLS), in Svizzera le lotterie sono vietate con alcune precise eccezioni. La legge intende per lotteria «qualsiasi operazione con la quale, contro versamento d’una posta o a dipendenza della conclusione d’un contratto, si offre la probabilità di conseguire un lucro sotto forma di premio, il cui acquisto, l’entità e la natura dipendono dall’estrazione a sorte di numeri o titoli o da altro procedimento fortuito seguendo un piano prestabilito» (art. 1 cifra 2, OLLS).

Dato che i circoli di donazione possono essere considerati imprese simili a lotterie, essi sono equiparati per legge alle lotterie. Perciò non è consentito né mettere in piedi né portare avanti circoli di donazione!

Per questi motivi, la Prevenzione Svizzera della Criminalità raccomanda di non diventare membri di circoli di donazione!

  • Rischiate di subire importanti perdite finanziarie.
  • Rischiate di incorrere in un reato, in quanto violate la legge concernente le lotterie.
  • E infine, rischiate di danneggiare amici, parenti e conoscenti, poiché reclutandoli per i circoli di donazione fate loro false promesse finanziarie.

Tentate piuttosto la fortuna giocando alle lotterie ufficiali e sperate di essere baciati dalla dea bendata!

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